OGS: assegnisti di ricerca ricompresi nelle stabilizzazioni nel rispetto della circolare della Funzione Pubblica
Resoconto della riunione del 7 maggio tra le organizzazioni sindacali e il Presidente, Direttore Generale e Direttore del Dipartimento Risorse Umane.
Il 7 maggio 2018 i sindacati sono stati convocati presso l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale per comunicazioni riguardanti le procedure di stabilizzazione (art. 20 commi 1 e 2 DLgs 75/2017 e circolari ministeriali collegate).
Nella prima fase dell’incontro la Presidente professoressa Pedicchio ha evidenziato come lo stanziamento ministeriale, pari a circa 930.000 euro, le cessazioni del personale nel 2017, 2018 e 2019 e lo stanziamento OGS almeno pari alla metà di quanto messo dal ministero, consente ottimismo e di dire che in linea di massima c’è la possibilità di stabilizzare tutto il personale rientrante nel comma 1 della legge Madia.
Ha proseguito dicendo che i criteri di priorità saranno la competenza, la coerenza con gli obiettivi scientifici dell’ente (piano triennale) e che dovranno essere favori i profili funzionali all’ente e che l’anzianità di servizio non sarà quindi un criterio prioritario, come invece richiesto da noi.
Dopo una breve discussione è stato accettato che, come chiaramente previsto dalla circolare n. 3/2017 attuativa del DLgs 75/2017, rientreranno tra gli stabilizzandi anche quanti siano in possesso di un tempo determinato inferiore ai tre anni di anzianità, ma ci può arrivare solo considerando anche periodi di lavoro prestato con assegno di ricerca o altre tipologie di contratto.
Quindi il numero totale degli stabilizzandi che si ricavano dalle tabelle forniteci dalla Amministrazione dopo il processo di ricognizione effettuato risulta essere, ora, di 47 unità di personale.
La FLC CGIL ha sottolineato che alcune fattispecie di contratti atipici e a TD possono essere risultate non conteggiate, visto che nella lettera inviata ai dipendenti si chiedevano informazioni solo relativamente a contratti atipici e/o TD in altri Enti di Ricerca vigilati dal MIUR, mentre la circolare 3/2017 parla esplicitamente di altri Enti e Istituzioni di Ricerca, senza quindi escludere enti non vigilati dal MIUR e Università. Su questo punto si è aperto un dibattito e non si è giunti ad alcuna decisione condivisa.
La FLC CGIL ribadisce la volontà di far riconoscere le diverse forme contrattuali e le attività svolte presso altri enti ed istituti di ricerca ai fini sia della determinazione del diritto alla stabilizzazione che per la ricostruzione di una anzianità di servizio valida ai fini della graduatoria di ingresso.
La Presidente ha proseguito dicendo che il personale coinvolto verrà diviso in 5 settori: ricercatori, tecnici, amministrativi e 2 settori distinti per i tecnologi.
Tenuto conto delle necessità dell’ente e della storia pregressa dei concorsi negli ultimi anni, la Presidente ha concluso con la proposta di stabilizzare 35 dipendenti TD alla fine del 2018 e, in particolare, ha individuato le seguenti figure:
- 1 ricercatore su 8 stabilizzabili
- 8 tecnici su 9 stabilizzabili
- 4 amministrativi su 5 stabilizzabili
- 23 tecnologi su 25 stabilizzabili
individuati in base alle anzianità di servizio (non è stato specificato se solo TD o contando i periodi di contratto atipico interno e/o esterno ad OGS).
La scelta delle figure professionali è stata giustificata dalla Presidente dicendo che per quanto riguarda i tecnologi sono stati definite prioritarie le assunzioni dei tecnologi in attività riguardanti le “infrastrutture”. Per quanto riguarda tecnici e amministrativi, l’alta priorità è stata giustificata con il fatto che non si sono avuti concorsi a tempo indeterminato dedicati negli ultimi anni.
La Presidente ha assicurato che le persone escluse nel 2018 verranno stabilizzate all’inizio del 2020 o molto probabilmente nel dicembre 2019.
È stato infine riferito che tra i ricercatori stabilizzabili ce ne sono due che possono essere assunti per scorrimento di graduatoria con fondi provenienti dal Decreto per l’assunzione di giovani ricercatori (DM 163/2018), e quindi su fondi diversi. Su questi stessi fondi sarà possibile bandire un altro posto entro la fine del 2018, pena la perdita dei fondi stessi.
La FLC CGIL, pur apprezzando il fatto che il piano di stabilizzazione preveda l’assunzione di tutti gli aventi diritto attraverso il comma 1, ha protestato per i criteri di priorità proposti dalla Presidenza, e ha richiesto che gli ingressi avvengano in base all’anzianità di servizio. Come mediazione alla richiesta che le assunzioni tengano conto delle necessità funzionali dell’ente, la FLC CGIL ritiene che si potrebbe accettare la definizione di 4 settori (ricercatori, tecnologi, tecnici ed amministrativi) a cui attingere in proporzione alla numerosità.
Comunque, al fine di poter avere un quadro chiaro della situazione le organizzazioni sindacali hanno chiesto che al più presto vengano definiti:
- l’ammontare dei soldi utilizzabili per il 2018 e per la successiva stabilizzazione al fine di definire il numero esatto delle persone da poter stabilizzare
- i criteri con cui si intende procedere alla stabilizzazione (competenza, coerenza con gli obiettivi scientifici, anzianità…).
La FLC CGIL ha inoltre ribadito che quello dell’anzianità è comunque l’unico criterio “freddo”, tanto più che, vista la copertura per tutti i TD aventi diritto, risulta incomprensibile parlare di necessità dell’ente e parimenti incomprensibile appare che non si vogliano stabilizzare alcuni ricercatori che tra TD e assegni sono nell’ente da più di 10 anni.
Chiediamo quindi che:
- vengano ridefinite le quote per i vari settori, proponendo una quota proporzionale alla numerosità; in quanto appare evidente che la figura dei ricercatori è fortemente penalizzata
- per quanto riguarda i tecnologi si consideri un settore unico (non due, non ritenendo accettabile distinguere in modo arbitrario tra le stesse figure professionali)
- venga definito un crono-programma per la definizione delle tabelle degli stabilizzandi e della loro approvazione
- le procedure di stabilizzazioni partano immediatamente per tutti gli aventi diritto, in modo poter utilizzare l’articolo 20 comma 8 del DLgs che consente di mantenere in ruolo fino alla fine delle procedure anche chi avesse contratti in scadenza.
- siano utilizzare tutte le risorse disponibili (comprese quelle residue non usate per scorrimenti di graduatoria stanziate mediante il DM 163/2018 Assunzioni di ricercatori e tecnologi negli enti pubblici di ricerca), per mettere a cofinanziamento concorsi riservati agli aventi diritto in base al comma 2, e di cui non è stata estensiva notizia nel corso dell’incontro.
Queste richieste, avanzate nel corso della riunione tra organizzazioni sindacali e dirigenza dell’ente, sono state condivise dagli iscritti nel corso di una consultazione.