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Parte la protesta dei precari INVALSI

L'ordine del giorno dell'assemblea del 27 marzo 2013.

28/03/2013
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Dopo l'assenza di qualunque risposta alla richieste avanzate nell'assemblea dello scorso 18 marzo, le lavoratrici e i lavoratori dell'INVALSI, riuniti in assemblea decidono di confermare lo stato di agitazione del personale e di andare alla mobilitazione attraverso assemblee permanenti che si terranno a partire dal prossimo 2 aprile, prevedendo sin da ora un presidio da tenersi sotto il MIUR.

I precari chiedono garanzie per il loro futuro occupazionale e che siano messe in atto le azioni necessarie per fare uscire l'Ente dal perenne stato di debolezza strutturale in cui versa da troppi anni. Ma chiamano in causa anche il MIUR per l'inerzia con cui ha affrontato le problematiche dell'ente vigilato, in cui l'80% del personale è precario e numericamente insufficiente a svolgere i compiti istituzionali, che non è stato in grado di dare all'INVALSI la necessaria stabilità organizzativa, interessato da continui processi di riordino, commissariato da troppo tempo e con un direttore generale interessato più ad assumere altri prestigiosi incarichi istituzionali che a garantire la funzionalità dell'Ente. L'INVALSI deve uscire dall'emergenza e dalla precarietà, per assicurare i compiti istituzionali che è chiamato a svolgere su un tema delicato come quello della valutazione del sistema d'istruzione e formazione

Questo l'ordine del giorno approvato dall'assemblea.

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L'Assemblea del Personale INVALSI convocata da FLC CGIL FIR CISL UIL RUA prende atto che nessun riscontro è pervenuto alla richiesta inoltrata ai vertici in data 20/3/2013.

L'Assemblea censura il comportamento dei vertici, avvertiti come assenti ed indifferenti alle problematiche dei precari.

Denuncia la grave situazione in cui versa l'Ente, afflitto da una cronica debolezza organizzativa rispetto alle incombenze istituzionali conseguenti anche all'avvenuta emanazione del Nuovo Regolamento del Sistema Nazionale di Valutazione in materia di istruzione e formazione.

Rileva che l'INVALSI è commissariato da anni, e tutt'ora in regime di proroga. L'attuale Direttore Generale, come i precedenti proveniente dal ministero vigilante, non si ritiene possa assicurare neanche lui per il prossimo futuro l'auspicata e necessaria copertura gestionale in conseguenza delle molte nomine prestigiose a cui è stato chiamato. La pianta organica è insufficiente sia a garantire le attività istituzionali – che crescono – sia il personale precario che da oltre 10 anni assicura il raggiungimento degli obiettivi.

L'Assemblea condanna fermamente la scelta dei vertici Invalsi manifestata in merito al reclutamento che sta penalizzando i precari storici, in cui si sono individuati indirizzi più ampi della “mission” istituzionale, che non tengono conto dei percorsi, delle capacità, delle risorse investite per la formazione di tutti, precari compresi.

L'assemblea chiede garanzie occupazionali per il futuro dei precari, e l'immediata attuazione dell'accordo per la proroga dei contratti in essere attraverso la sottoscrizione dei contratti individuali.

L'Assemblea approva quindi l'indizione dello stato di agitazione, da articolarsi in iniziative tese a far emergere all'esterno dell'Ente le criticità del personale precario, e dà mandato alle OO.SS. di indire un presidio sotto il MIUR preferibilmente il 12 aprile p.v.

A partire dal 2 aprile si terranno assemblee permanenti che si svolgeranno nell'arco delle successive settimane.

Frascati, 27 marzo 2013

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