Proseguono all'ISPESL gli incontri di trattativa per la chiusura delle vecchie code contrattuali
L'esito dell'incontro del 5 ottobre all'INAIL
La necessità di chiudere gli accordi arretrati relativi alle code contrattuali dell'ex-Ispesl nel più breve tempo possibile, per non incappare nelle limitazioni imposte dal Dlgs 78/2010, rischia di compromettere la possibilità di affrontare in questa fase le molte materie ancora da affrontare. E' in particolare sulle opportunità di sviluppo professionale che si concentrano le maggiori difficoltà, dovute al pesante arretrato accumulato dalla precedente gestione dell'ex-Ispesl (ormai INAIL) e dall'impossibilità d'intervenire sulle scelte pregresse per annullare le forti distorsioni del passato.
Confidiamo tuttavia sul fatto che, nonostante la forte limitazioni temporali, il tavolo di trattativa saprà trovare le risposte necessarie a soddisfare le legittime aspettative dei lavoratori. Sotto questo aspetto siamo convinti che, grazie anche alla rinnovata modalità di conduzione del tavolo di trattativa che va riconosciuta alla nuova delegazione trattante, la nuova gestione dell'INAIL saprà innovare rispetto al passato.
Di seguito il comunicato dettagliato sull'incontro della FLC Cgil.
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Comunicato sindacale sul tavolo tecnico del 5 ottobre 2010
Si comunicano "in sintesi" le principali novità emerse nel secondo tavolo tecnico svoltosi alla presenza del Direttore del Personale, Dott. Giuseppe Antola.
Volontà di chiudere già al prossimo incontro l'accordo per l'accessorio per l'anno 2009
La delegazione di parte pubblica ha manifestato l'intenzione di firmare con le OO.SS. già nel prossimo incontro, che avrà quindi le caratteristiche di un tavolo formale di contrattazione, l'accordo per il trattamento accessorio del 2009. Si avvia quindi a soluzione la prima delle pendenze che la delegazione pubblica ex Ispesl ha lasciato in dote ai vertici dell'Inail: i diritti maturati nel 2009 e non ancora erogati. Sono previste risorse per l'ulteriore applicazione dell'art. 53 ai livelli IV-VIII, e per i livelli I-III sono stati chiesti i consuntivi degli anni precedenti e la revisione degli stanziamenti proposti, per razionalizzare le risorse e consentire l'incremento massimo possibile dell'Indennità di valorizzazione professionale.
Si spera pertanto che entro dicembre i dipendenti possano ricevere quanto attendono da oltre un anno.
Salva l'indennità di ente
Bloccata l'ipotesi presentata al primo incontro di ridurre lo stanziamento dell'indennità di ente, con lo spostamento dei residui del 2009 al fondo per la produttività. Tale ipotesi, oltre a non essere corretta dal punto di vista contrattuale, avrebbe comportato una riduzione dei contributi previdenziali ed era stata contrastata da tutte le OO.SS.. La nuova tabella presentata dall'Inail prevede, al contrario, un incremento importante dell'indennità di ente. ( Gli importi sono in fase di verifica da parte dell'amministrazione ).
Rimane il problema di incrementare ulteriormente tale aumento medio mensile ottimizzando l'utilizzo dei residui e quello di trasformare tale aumento da semplice conguaglio 2009 ad incremento definitivo. Anche su questo si è registrata una sostanziale unità di intenti al tavolo.
Accordo di massima per l'indennità differenziale al personale assunto dopo il 1994
Tutte le OO.SS. hanno convenuto sull'istituzione di un'indennità differenziale per i dipendenti assunti dopo il 1994 atta a compensare il dislivello presente nelle buste paga dei dipendenti con minore anzianità, alla voce indennità di ente. L'Inail si è impegnata a quantificare le risorse necessarie a tale perequazione, al fine di verificare la sostenibilità finanziaria della proposta.
In forse l'accordo sui benefici socio-assistenziali per il 2010
Sui benefici socio-assistenziali per il 2010, non si è registrata invece la volontà comune di tutte le OO.SS. di chiudere la trattativa in modo positivo, dopo l'intenso lavoro congiunto nel tavolo tecnico istituito ad hoc dall'Ex-Amministrazione ISPESL. Dopo avere appurato che sull'accordo del 2007 l'ex Ispesl non ha mai utilizzato gli incrementi previsti sullo stanziamento del 2007 (Sono stati persi nei soli anni 2008 e 2009 circa 200.000 euro rispetto ai fondi stanziati, perdita che si eleva a circa 500.000 rispetto a quanto previsto dall'accordo del 2007), la mancata applicazione
delle migliorie introdotte dal tavolo tecnico del 4 febbraio 2010 comporterà un'ulteriore danno economico ai lavoratori di circa 200.000 euro (Dato stimato prevedendo lo stesso andamento degli anni precedenti).
Su questo tema ci auguriamo un ravvedimento in extremis da parte delle OO.SS. che finora hanno partecipato al tavolo. All'Inail, che ha finora dimostrato nei confronti del personale ex-Ispesl un comportamento attento e rispettoso, si chiede di presentare una proposta che consenta di chiudere l'accordo alle migliori condizioni per i lavoratori ex Ispesl.
Pienamente soddisfatti invece per la proposta da parte dell'amministrazione di aumentare fino al massimo consentito il fondo per il 2011 (Circa 430.000 euro) , e positivi anche sulla proposta di estendere a partire dal 2011 la polizza sanitaria già in essere in INAIL al personale ex-Ispesl e familiari. Su quest'ultimo punto ci siamo riservati di esprimere un giudizio definitivo, dopo aver conosciuto nei dettagli le varie garanzie e coperture previste.
Tema aperto: lo sviluppo professionale per i dipendenti ex-Ispesl
Strettamente connesso alla definizione dell'accessorio per il 2009, è il tema dello sviluppo professionale per tutto il personale, sia il personale dei livelli IV-VIII, sia i ricercatori e tecnologi, per i quali la situazione ha superato da anni il livello di sopportabilità..
E' importante chiudere l'accordo sull'accessorio del 2009 e far godere il prima possibile al personale dei diritti derivanti dalla loro prestazione lavorativa. Ma parimenti fondamentale è l'inversione di rotta che FLC-CGIL chiede all'Inail su questo tema rispetto a quanto è avvenuto in passato all'ex-Ispesl. Siamo convinti che non possiamo recuperare il pesante pregresso accumulato, vista l'emergenza in cui ci troviamo ad operare che è aggravata dagli effetti del Dlgs 78/2010, tuttavia occorre dare un segnale d'inversione in tal senso.
Sotto questo profilo occorre ricordare che, anche alla luce della consolidata esperienza di contrattazione nella ricerca, la trattazione di questo tema è legata alle risorse economiche disponili e quindi non è disgiunto dal tema delle risorse del salario accessorio. Nella situazione d'emergenza data (difficoltà di discutere sulle risorse di bilancio dell'ex-Ispesl del 2009 e/o 2010), non sarebbe impossibile destinare parte delle risorse dell'accessorio allo sviluppo professionale, cosa peraltro prevista anche dai contratti; e su questo si è registrata una convergenza da parte di tutte le organizzazioni sindacali presenti al tavolo. Per questi motivi sarebbe improprio chiudere accordi sul salario accessorio senza una proposta di applicazioni dell' art. 54 (per il personale dei livelli IV-VIII) e dell'art. 15 (per i livelli I-III), che si ricorda infatti che sono istituti contrattuali che devono essere applicati, rispetto ai quali esistono legittime aspettative da parte dei lavoratori e sono a pieno titolo materie di contrattazione integrativa.