Ricerca e Innovazione, Qualità e Sviluppo
A Siena un Convegno con molti spunti interessanti
Si è svolto il 12 dicembre a Siena presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli studi di Siena un Convegno su “Ricerca e Innovazione, Qualità e Sviluppo” organizzato dalle Fondazioni CRUI e Monte dei Paschi di Siena.
Nella prima sessione è stato affrontato attraverso una pluralità di interventi il tema del governo del sistema della ricerca e dell’innovazione in un paese come il nostro dove il deficit di competitività è strutturale. Tra i diversi aspetti sono stati sottolineati:
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Il ruolo centrale dell’università e degli enti di ricerca pubblici, come dice anche l’Europa, per lo sviluppo del Paese.
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La necessità di aumentare il numero e la qualità dei laureati, ai quali occorre però offrire effettive possibilità di lavori qualificati.
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L’urgenza che la politica ed i governi esprimano un progetto chiaro che si sviluppi su tempi medi e lunghi, con obiettivi da perseguire e risorse da investire, che valorizzi l’autonomia dei luoghi deputati alla formazione ed alla ricerca, ma li spinga ad una maggiore responsabilizzazione, accettando la valutazione e gli incentivi e i disincentivi che da questa devono derivare.
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L’urgenza di operare congiuntamente attraverso politiche industriali, fiscali e di sviluppo della ricerca, con una particolare attenzione rivolta al Mezzogiorno a differenza di quanto fin qui fatto.
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La necessità per le università di operare non solo sull’orizzontalità della diffusione dei luoghi di produzione della ricerca (il polo universitario sotto casa) ma anche sulla verticalità che fa riferimento all’intera filiera della conoscenza.
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L’importanza di una politica del diritto allo studio che renda possibile per tutti i meritevoli una reale mobilità studentesca.
Nella sessione pomeridiana sono state confrontate differenti esperienze e punti di vista su come possa effettuarsi il trasferimento della conoscenza.
Particolarmente rilevante è stato il punto di vista europeo che ha evidenziato la necessità di sviluppare sia la diffusione di conoscenza pubblica e quindi disponibile a tutti, che nasce nelle università, sia di quella commerciale e rivolta alla produzione.
Ampio spazio è stato dedicato alla figura professionale del ricercatore, all’urgenza di una sua valorizzazione sia concreta (carriere, stipendi, diritti e autonomia) che nella visione che i cittadini dei paesi dell’Unione hanno del suo ruolo.
Sono state infine presentate diverse esperienze realizzate in questi anni sul fronte delle interrelazione di università, enti di ricerca ed imprese in Campania con i Centri di Competenza e nella Provincia di Siena e nella Regione Toscana.
Roma, 14 dicembre 2005