Sistema Nazionale di Valutazione: Roberto Ricci designato nuovo Presidente dell’INVALSI
La FLC CGIL scrive al presidente Ricci: nel congratularsi, rinnova la richiesta di un confronto aperto sui temi della valutazione e sul ruolo dell’INVALSI.
Gentile dott. Roberto Ricci,
innanzi tutto congratulazioni per il suo incarico, di particolare delicatezza ed importanza.
Come ben sa, la FLC CGIL, pur nella distanza di alcune posizioni, ha grande rispetto per l’importante lavoro svolto dall’Invalsi, come Ente di Ricerca in cui operano professionisti capaci e disponibili.
La nostra organizzazione da anni è impegnata in una profonda discussione del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) di cui l’Invalsi è una delle tre “gambe”: molte delle nostre elaborazioni sono del resto nate dal confronto con la professoressa Ajello che l’ha preceduta e che, pur nella divergenza di opinioni, ha sempre mostrato disponibilità ad incontrarci.
Riteniamo importante, in questo momento storico più che mai, che si apra una discussione seria e senza pregiudiziali con l’Invalsi, visto il compito delicato che ricopre e le potenzialità, ma soprattutto una campagna di ascolto e di protagonismo delle scuole e dei docenti: è un passaggio fondamentale per superare l’idea che le nostre istituzioni scolastiche e coloro che vi lavorano debbano svolgere solo un ruolo subalterno o meramente esecutivo rispetto alle rilevazioni dell’istituto che Lei presiede.
Crediamo, però, che tutto ciò non sia sufficiente. Infatti riteniamo sia necessario, prima di tutto, sgombrare il campo dalle ambiguità rispetto a finalità e funzioni delle prove Invalsi.
Negli anni scorsi su questi punti non vi è stata chiarezza e ci si è concentrati di più sugli esiti delle prove, anziché sulla loro funzione di indicatore per il percorso di autovalutazione. Si sono confusi, consapevolmente, vari aspetti: valutazione formativa degli alunni, valutazione del personale, valutazione di singola scuola. Il Regolamento sul sistema nazionale di valutazione (DPR 80/2013) non aiuta a far chiarezza, anzi per certi aspetti, addirittura, peggiora il quadro. Soprattutto si è snaturato il lavoro di ricerca dell’Ente Invalsi, al quale deve essere garantita invece maggiore autonomia ed indipendenza nel lavoro di scavo di dati, funzionali al decisore politico.
Ci rendiamo conto che questi punti attengono alla responsabilità delle scelte politiche e di indirizzo rispetto al sistema di istruzione ed infatti è grande il peso delle decisioni sbagliate messe in campo su questo versante dai i Ministri che si sono succeduti.
La FLC CGIL non si è mai sottratta ad una discussione aperta e di merito ed ha anche avanzato elaborazioni e proposte, anche quando si è scelto di procedere attraverso continue forzature, di cui il Dpr 80/2013 ne è un plastico esempio.
Auspichiamo che tale stagione si concluda presto e che si proceda attraverso un percorso di coinvolgimento, dibattito e ascolto.
La FLC CGIL, pur da una posizione fortemente critica, è e sarà sempre disponibile a confrontarsi ed auspica che si realizzi in tempi rapidi tale opportunità.