Smettiamola di fare confusione sul CNR
Comunicato Stampa di Enrico Panini Segretario Generale Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil
La Presidenza del CNR parlava qualche mese fa del CNR come di “un’azienda sana” (!), e si occupava prioritariamente di irrobustire frettolosamente posizioni di potere, fuori da qualsiasi logica di merito scientifico, al solo fine di consolidare definitivamente un modello di funzionamento soffocante, inadeguato alle peculiarità di un Ente di ricerca.
Oggi, in suo aiuto, arrivano i 10 direttori di dipartimento che propongono ai lavoratori dell’ente un appello in cui si chiede di “rendere operativo l’attuale impianto di riforma”.
Proprio il contrario di quanto i ricercatori hanno più volte richiesto partecipando ad iniziative, manifestazionie mobilitazioni, organizzate dalla FLC.
La FLC, che ha organizzato anche una riuscitissima manifestazione nazionale alcune settimane fa, ha più volte dichiarato di voler andare in una direzione ben diversa, ha parlato di sburocratizzazione, di ridare autonomia ai gruppi di ricerca ed ai ricercatori, di rimettere nelle loro mani la vita degli enti di ricerca.
Chi oggi governa il CNR, e non è la stessa cosa in tutti gli enti di ricerca, ha mostrato, con l’operare, i propri obiettivi e chi, scelto per posizioni di direzione, ha accettato questa impostazione, oggi si erge a sua difesa.
Per la FLC Cgil, inoltre, è necessario:
-
riportare il CNR ad essere non un’azienda, ma un ente di ricerca;
-
ridare ruolo e dignità al personale;
-
riempire i laboratori di giovani;
-
valutare con rigore e trasparenza i risultati.
Questo è ciò che chiediamo nuovamente al Governo insistendo perché i tempi del cambiamento siano veloci.
In questo modo dalla ricerca di eccellenza deriveranno, come sempre è avvenuto, anche ricadute positive per lo sviluppo del Paese.
Roma, 6 settembre 2006