Valorizzazione dei ricercatori del CNR: l'odissea continua
Il Tar Lazio ha annullato i bandi di concorso per l’applicazione dell’art.15 al personale ricercatore.
Con le sentenze 7513/2014 e 7514/2014 del 14 luglio 2014, la Sezione terza del TAR del Lazio ha annullato i Bandi 364.172 e 364.173, ovvero i bandi per l’applicazione dell’art.15 al personale Ricercatore. Si è consumato quindi l’ennesimo atto di una vicenda che sarebbe grottesca se non avesse provocato danni enormi a quella parte del personale che giustifica l’esistenza stessa del CNR il più grande Ente di ricerca pubblica italiano.
Danni, materiali e morali, sia a chi ha presentato ricorso chiedendo lo scorrimento delle vecchie graduatorie, sia chi a quel ricorso si è opposto sulla base delle norme contrattuali; perché, al di la di altre considerazioni, l’unico dato certo è che dall’1 gennaio 2007 non è stata più data al personale ricercatore l’opportunità di concorrere per la progressione di carriera.
Poche le speranze di arrivare ad una soluzione in tempi brevi. Ancora una volta gli unici a pagare e ad essere mortificati sono i ricercatori del CNR. Se per i ricercatori del CNR l’odissea continua, i tecnici e amministrativi non hanno migliori aspettative, da oltre un anno sono in attesa che l’Ente risponda ai rilievi mossi dalla Funzione Pubblica per sbloccare l’applicazione dell’art. 53 CCNL 1998-2001 (gradone economico per i livelli apicali di tecnici e amministrativi). I cronici ritardi e la superficialità con cui l’Amministrazione affronta le questioni che riguardano il personale sono le cause principali di queste situazioni.
Un’Amministrazione, dove all’incapacità dei dirigenti ad assolvere correttamente i compiti loro assegnati, e per i quali ricevono un compenso economico, si aggiunge una sempre maggiore mancanza di trasparenza e una violazione continua delle corrette pratiche nelle relazioni sindacali.
A questi dirigenti più che attribuire il premio di produzione legato alla valutazione, questo si sarebbe un utile risparmio, si dovrebbero chiedere le dimissioni!