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Elezioni RSU 2018: “Sono anche #fattinostri”: la FILLEA in campo con FP e FLC

Il sostegno con una lettera del segretario generale degli edili della CGIL Alessandro Genovesi, a tutte le strutture. Tanti i temi in comune: centralità del sistema, valorizzazione della pubblica amministrazione, importanza dei servizi ispettivi.

25/03/2018
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Da Rassegna.it

Sono anche #Fattinostri: con questo slogan la FILLEA scende in campo a sostegno delle liste delle categorie CGIL della Funzione pubblica e della Federazione Lavoratori della Conoscenza per il rinnovo delle RSU, in programma il 17, 18 e 19 aprile. E lo fa con una lettera del segretario generale Alessandro Genovesi, inviata a tutte le strutture, e un volantino, in cui gli edili CGIL spiegano perché queste elezioni “sono anche #fattinostri, hashtag che verrà usato dalla FILLEA sui social, dove prosegue incessante la campagna di comunicazione delle due categorie del lavoro pubblico, FP CGIL e FLC CGIL.

Oltre alle ragioni più generali, diritti nel mondo del lavoro, centralità del sistema pubblico, riforma della pubblica amministrazione che valorizzi le competenze, combattendo il precariato e sburocratizzando la macchina, Genovesi ricorda nella lettera i motivi “che parlano direttamente a noi, alla nostra fame di lavoro, all’esigenza di far ripartire cantieri ed opere pubbliche”. E dunque il tema della qualificazione delle stazioni appaltanti pubbliche, soprattutto dei settori della progettazione e poi della verifica (genio civile): “se non torniamo ad investire sulla qualità delle stazioni appalti, in particolare in ambito degli enti locali, non riusciremo a far ripartire i cantieri delle opere pubbliche. Servono geometri, progettisti, ingegneri, dopo anni di blocco del turn over e di precariato, per spendere risorse che pure ci sono”.

C'è poi il tema dei servizi ispettivi “indispensabili per contrastare illegalità ed elusione delle norme: vanno potenziati, perché ci sono troppi pochi ispettori per il tanto lavoro nero che c’è, troppe poche risorse per permettere loro di girare per cantieri ed avere dotazioni tecnologiche all’avanguardia”. E ancora, sul tema dell’edilizia pubblica, "servono piani per la riqualificazione di scuole, ospedali, carceri, per il 65% costruiti prima degli anni ottanta, insicuri, insalubri che sprecano tanta energia. Si tratta di un tema colossale, che riguarda la sicurezza di chi vi lavora, ma anche di tutti i cittadini”. Infine, il tema della formazione e della ricerca: “Servono più risorse, più personale e meglio organizzato, perché il pubblico può aiutare la crescita qualitativa delle imprese, dai nuovi materiali alle nuove tecniche costruttive, dai nuovi brevetti ai nuovi modelli. I nostri settori hanno bisogno di più qualità e di più innovazione e solo un Paese che investe nell’università, nella ricerca, nelle competenze può creare un ambiente aperto alle sfide del domani”.

Per tutto questo, conclude Genovesi, “chiediamo un voto utile: utile alla nostra gente, ai lavoratori pubblici e a tutti, perché un Paese dove i lavoratori sono al servizio di un’idea di progresso e di sviluppo è un Paese di cui essere orgogliosi, senza più paura per il futuro”.

Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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