Anche la scuola non statale sciopera il 12 dicembre
Allargamento degli ammortizzatori sociali, sostegno al reddito, lotta all’evasione fiscale, contributiva e contrattuale e ritiro della controriforma Gelmini, insieme alle altre proposte della CGIL, sono le rivendicazioni dei lavoratori di un settore fortemente colpito dalla crisi dove un ulteriore abbassamento dei diritti condannerebbe migliaia di lavoratori alla disoccupazione senza tutele e alla precarietà più mortificante
Questa recessione economica è il risultato disastroso di anni e anni di politiche economiche a favore del mercato selvaggio e della globalizzazione più ingiusta.
La riduzione del valore reale dei salari e delle pensioni, la riconduzione del lavoro a pura merce con un’estensione della condizione di precarietà senza precedenti, la deregolazione del lavoro, la scomposizione del ciclo produttivo, sono parte integrante del processo di finanziarizzazione dell’economia che ha prodotto la crisi economica e recessiva che stiamo vivendo, i cui costi ora governo e padronato vogliono
scaricarlisulle condizioni di vita e di lavoro di milioni di persone e sulle loro famiglie.
In questi anni in Italia, lo dicono i dati dell’OCSE, i ricchi sono diventati sempre più ricchi, mentre le lavoratrici e i lavoratori, i giovani precari e i pensionati, sempre più poveri.
Mentre la crisi avanza, il Governo e il padronato che lo sostiene, in primo luogo Confindustria, continuano a proporre soluzioni e ricette inadeguate perché sono quelle che hanno determinato la crisi stessa.Si sostiene il sistema bancario con interventi pubblici ricavati dai tagli allo stato sociale, istruzione, sanità, ricerca, ammortizzatori sociali e pensioni, Si reinterviene sui diritti e sulle tutele in nome della flessibilità e della competitività. Si vuole ridurre il peso del contratto nazionale e aumentare il salario flessibile per poter poi intensificare lo sfruttamento. Insomma, la solita ricetta che fa pagare il prezzo della crisi alle lavoratrici e ai lavoratori per mantenere inalterati i profitti.
Per la CGIL tutta la manovra del Governo, a cominciare dai provvedimenti legislativi di queste estate per concludere con quelli di queste ultime ore, è inadeguata, sbagliata e insufficiente perché:
-
non affronta la crisi con misure adeguate a contenere l’impatto sull’occupazione;
-
non prevede risorse aggiuntive per investimenti adeguati ad infrastrutture e incentivi mirate a migliorare la qualità del nostro sistema produttivo;
-
non rappresenta una terapia d’urto antirecessiva capace di sostenere i redditi e far ripartire la domanda interna;
-
scarica tutti i costi su lavoratori e pensionati.
Con il suo piano anticrisi “ Occupazione, Redditi e Investimenti ” la CGIL intende rispondere ai problemi di oggi e costruire un progetto per il futuro riassumibile nello slogan “ più lavoro, più salario, più pensioni, più diritti”.
Nei settori produttivi legati all’andamento del mercato e alla logica della domanda e dell’offerta, come quello dell’istruzione, della formazione e dell’educazione a gestione privata, il calo della domanda, a seguito della contrazione dei redditi, si ripercuoterà inesorabilmente sui redditi del personale docente, direttivo e ata che vi opera e sull’occupazione con effetti drammatici.
Anche per questi lavoratori la CGIL rivendica un:
-
sostegno all’occupazione attraverso una manovra di rilancio dei consumi e degli investimenti; il miglioramento degli ammortizzatori sociali e la loro estensione a tutti coloro che attualmente non ne hanno diritto ( lavoratori a tempo determinato, collaboratori a co.co.co. e a co.co.pro., lavoratori delle piccole imprese, etc.); la ripresa dei processi di stabilizzazione dei rapporti di lavoro; la stabilizzazione dei precari nella scuola e nel pubblico impiego;
-
sostegno al reddito attraverso un intervento immediato di riduzione delle imposte sulla tredicesima mensilità 2008, che non rimanga una misura una tantum, ma diventi sistematico ( iniziando dalla riduzione del drenaggio fiscale) con l’aumento delle detrazioni fiscali sui salari e pensioni a partire dal 2009; la 14° mensilità per i pensionati va consolidata ed estesa progressivamente alle pensioni di livello medio;
-
sostegno agli investimenti di risorse aggiuntive pubbliche per infrastrutture immediatamente cantierabili a partire da un piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici; incentivi alle imprese che investono in innovazione, ricerca, formazione e sicurezza assicurando loro la garanzia del credito da parte delle banche;
-
sostegno al welfare attraverso la difesa di un sistema universalistico nel rispetto del Protocollo sul Wefare 2007; un piano straordinario per ampliare i servizi per l’infanzia e per la non autosufficienza degli anziani;
-
sostegno agli immigrati attraverso la sospensione della Bossi-Fini per i migranti che perdono lavoro;
-
lotta all’evasione fiscale, contrattuale e contributiva che va rilanciata con forza per sconfiggere il ricorso al lavoro nero, irregolare e sottopagato.
Se sul piano generale le lavoratrici e i lavoratori della scuola non statale si ritrovano pienamente negli obiettivi generali rivendicati dalla CGIL, sul piano settoriale questo personale, al pari di tutti i lavoratori della scuola, chiede il ritiro della controriforma Gelmini perché quelle norme che si applicano anche nelle istituzioni scolastiche paritarieriducono e comprimonol’offerta formativa mettendo in seria discussione sia la qualità del servizio che gli attuali livelli occupazionali.
Da qui l’ adesione allo sciopero generale proclamato dalla CGIL per il giorno 12 dicembre per l’intera giornata senza se e senza ma!
Roma, 2 dicembre 2008
________________
Roma, 25 novembre2008
Prot. n. 459/2008
Ministro dell’Istruzione, della
Università e della Ricerca
Gabinetto On. Ministro
Viale Trastevere, 76/a
00153 ROMA
Ministero del Lavoro e della
Previdenza Sociale
Gabinetto On. Ministro
Via Veneto, 56
00187 Roma
Presidente AGIDAE
(Associazione Gestori Istituti Dipendenti Autorità Ecclesiastica)
Prof. fr. Franco Ciccimarra
Via Bellini 10,
00198 Roma
Presidente ANINSEI
(Associazione Nazionale Istituti Non Statali di Educazione e di Istruzione)
Confindustria Federvarie
ing. Luigi Sepiacci
Viale Pasteur 10
00144 Roma
Presidente FISM
(Federazione Italiana Scuole Materne)
Dott. Luigi Morgano
Via della Pigna, 13/A
00186 Roma
Commissione di Garanzia per l’Attuazione
della Legge sullo Sciopero nei
Servizi Pubblici Essenziali
Via Po, 16/a
00198 ROMA
Oggetto: Proclamazione sciopero nazionale di tutto il personale docente, educativo, ATA e direttivo, delle scuole e delle istituzioni scolastiche non statali di ogni ordine e grado, curriculari ed extracurriculari, e degli asili nido a gestione privata.
La scrivente Organizzazione Sindacale aderisce allo sciopero generale proclamato dalla Confederazione CGIL per sostenere la definizione urgente da parte del Governo di interventi contro la crisi economica in corso; per denunciare l’assenza di politiche economiche e sociali da parte del Governo; per sostenere il giudizio negativo circa le decisioni già assunte dal Governo in materia economica e di provvedimenti relativi al mondo del lavoro; per sostenere le proposte del “Piano anticrisi” definito dalla CGIL nell’Assemblea nazionale del 5 novembre.
Lo sciopero riguarderà tutto il personale docente, educativo, ATA e direttivo delle scuole non statali in oggetto, per l’intera giornata del 12 dicembre 2008.
Distinti saluti.
Domenico Pantaleo