Pensioni: scuola, ancora in alto mare la circolare per la cessazione dal servizio
In fase di elaborazione il provvedimento sui criteri di accessibilità al pensionamento dal 1 settembre 2012 e i termini per la presentazione delle domande da parte del personale della scuola.
Nell'incontro al MIUR, richiesto dalla FLC CGIL, insieme ad altre organizzazioni sindacali sulle cessazioni dal servizio per il comparto scuola a decorrere dal 1 settembre 2012, è emerso ciò che la FLC CGIL denuncia da tempo: il decreto Salva Italia, convertito nella legge 214 del 22 dicembre 2011 ha reso la materia previdenziale molto più complessa rispetto all’esigibilità del diritto, oltre ad aver aggravato le condizioni personali e professionali dei lavoratori, costretti al lavoro in età improponibili.
Il 12 gennaio abbiamo appreso che il provvedimento con cui l’Amministrazione comunica i criteri di accessibilità al pensionamento e i termini per la presentazione delle domande, è ancora in fase di elaborazione, in attesa di un incontro fra INPDAP, Funzione Pubblica e IGOP, richiesto dal Ministero dell’Istruzione per i dovuti chiarimenti sull’applicazione delle nuove disposizioni in materia.
In particolare non è chiaro come verrà applicato l’art. 72, comma 11 della legge 133/08, sia per i casi di pensionamento così detto “forzoso”, sia per i casi di richieste di permanenza in servizio, poiché tale disposizione configge con le regole del sistema contributivo, introdotte in via definitiva con la riforma Fornero. Infatti, è da chiarire se in questi casi l’età anagrafica e contributiva sia quella richiesta nell’anno 2011 oppure se ci si debba riferire ai nuovi parametri introdotti per l’anno 2012 (66 anni di età – 41 anni e 1 mese di contribuzione per le donne/42 anni e 1 mese per gli uomini) o addirittura se i 70 anni non diventino il discrimine del così detto pensionamento forzoso.
E' invece acquisito che per i pensionamenti a domanda, per i quali si applicano le disposizioni pre vigenti (sistema delle quote o 40 anni di servizio), il personale deve aver necessariamente maturato i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2011.
Valutata la complessità della materia, i sindacati hanno sottolineato la necessità di interventi di chiarimento, sostenendo l’opportunità di separare la tempistica dei pensionamenti a domanda da quella che concerne l’applicazione dell’art. 72 comma 11 della legge 133/08.
L’Amministrazione si è riservata una risposta anche in relazione alle risultanze dell’incontro congiunto con INPDAP e IGOP.
I termini per la presentazione delle domande quindi slitteranno, probabilmente al prossimo mese di febbraio. Vi invitiamo nel frattempo a recarvi presso le nostre sedi e presso le sedi INCA CGIL per la consulenza specifica.