ATA ex Enti Locali: gli Uffici della Camera dichiarano inammissibile l’emendamento proposto dal relatore
La decisione assunta in sede di verifica tecnica dell’emendamento è molto grave. Ora la soluzione di una pesante discriminazione retributiva, che penalizza i lavoratori provenienti dagli Enti Locali, è possibile solo con l’inserimento di una apposita norma nel maxiemendamento in corso di definizione.
Nel pomeriggio di venerdì 7 dicembre gli Uffici della Camera dei Deputati hanno respinto l'emendamento predisposto dal relatore per la Finanziaria 2008, l'on. Ventura componente della Commissione Bilancio, perché giudicato non congruente con i temi del DdL sulla Finanziaria 2008.
Quindi, gli Uffici tecnici non hanno sollevato ragioni di copertura, a fronte della soluzione individuata che intendeva affidare al contratto, con uno specifico stanziamento aggiuntivo, l'inquadramento del personale transitato secondo l'effettiva anzianità di servizio maturata.
La presentazione di un emendamento da parte del relatore rappresenta l'atto politicamente più rilevante per affrontare un problema, il più significativo dal punto di vista dell'iniziativa possibile in una situazione nella quale, per altro, il testo della Finanziaria ha ricevuto oltre cinquemila emendamenti.
Si era giunti a questo risultato grazie all'ampia mobilitazione unitaria messa in campo in questi giorni a sostegno delle buone ragioni dei lavoratori ATA trasferiti dagli Enti Locali (al riguardo ricordiamo la manifestazione nazionale del 29 novembre scorso promossa da FLC Cgil, Cisl scuola e Uil scuola) e grazie ad un continuo lavoro di relazione con i parlamentari, che ha visto la FLC particolarmente e costantemente impegnata.
Sull'intera questione abbiamo rilevato una forte sensibilità ed un impegno attento da parte dei gruppi e di diversi parlamentari. Impossibile darne conto riportando un elenco esaustivo e troppo forte il rischio di omettere disponibilità rilevanti.
Il Presidente della Camera, on. Fausto Bertinotti, è intervenuto formalmente in più occasione durante i lavori parlamentari ribadendo la necessità che la Camera affrontasse e risolvesse la questione.
A fronte di questo forte impegno dei parlamentari al momento della verifica preliminare, che precede l'esame formale degli emendamenti in Commissione Bilancio, i servizi tecnici della Camera hanno respinto l'emendamento sollevando eccezioni di congruità con il testo della Finanziaria.
Una decisione grave ed inaspettata, fortemente discrezionale, che ora rende impossibile la riproposizione dell'emendamento in quanto tale in sede di Commissione Bilancio.
A questo punto rimane un'unica possibilità che riguarda il Consiglio dei Ministri.
E' noto, infatti, che con tutta probabilità, per rispettare i tempi definiti relativamente alla discussione ed approvazione definitiva della Finanziaria 2008 per evitare l'esercizio provvisorio, il Governo presenterà uno o più "maxiemendamenti" sui quali verrà posta la fiducia e il cui testo verrà predisposto dal Consiglio dei Ministri, che ci risulta stia già ipotizzando un articolato.
L'iniziativa sindacale, pur in una situazione resa oggettivamente più difficile, prosegue anche in queste ore.
Roma, 8 dicembre 2007