ATA e ITP ex Enti locali: la vertenza continua
Dopo la pronuncia delle Corti europee si aprono nuove strade per risolvere l’annosa vicenda. Il pessimo comportamento della giurisprudenza italiana che tra reticenze e contraddizioni ha danneggiato molti lavoratori. La FLC accanto ai lavoratori in sede legale e in sede politica
Una recente pronuncia della Corte europea dei diritti umani e della Corte di giustizia ha riaperto di fatto l’annosa vicenda del riconoscimento dell’anzianità maturata negli enti locali al personale ATA transitato nei ruoli statali. La giurisprudenza europea, pronunciandosi sui principi e su un’interpretazione funzionale delle norme, ha quindi capovolto la giurisprudenza italiana, che, al pari del governo, esce molto male da questa vicenda.
Ma la situazione peggiore la stanno vivendo i lavoratori interessati da anni in attesa di avere una giustizia che ad alcuni è stata forse definitivamente negata, almeno nelle aule giudiziarie. Le singole situazioni, infatti, sono molto diverse, anche per colpa della giurisprudenza italiana che, nel tempo, si è pronunciata in modo contraddittorio fino a che la Corte costituzionale non ha messo una pietra tombale sulla vicenda.
Proprio per la diversità delle posizioni personali, la FLC ha chiesto consulenze qualificate per mettere a disposizione degli interessati un’informazione chiara e puntuale sulle vie legali possibili e percorribili. Gli interessati possono rivolgersi alle sedi territoriali della FLC, che, con il supporto degli uffici legali, caso per caso, valuterà e consiglierà.
Ma per la FLC la via legale non può essere l’unica. È urgente un intervento legislativo sulla scia di quanto indicato dalla finanziaria 2008 che avrebbe stanziato dei fondi per consentire una soluzione in sede contrattuale. La FLC questa soluzione l’ha inserita nella piattaforma per il rinnovo del Ccnl scuola.