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CCNL “Istruzione e Ricerca” 2019-2021, scuola, ordinamenti ATA: passi avanti nel negoziato

La FLC CGIL propone puntuali modifiche di miglioramento per ogni figura professionale. Da escludere qualsiasi correlazione fra la corresponsione dell’indennità e procedure di valutazione dei risultati per i DSGA. Le aperture e i chiarimenti dell’ARAN sui punti controversi.

07/06/2023
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Mercoledì 7 giugno 2023, alle ore 10.30, è proseguita la trattativa all’ARAN per il rinnovo contrattuale 2019-2021 del comparto “Istruzione e Ricerca”, riguardante gli ordinamenti professionali del personale ATA.

L’ARAN ha iniziato il confronto con un approfondimento sulla revisione del sistema di classificazione del personale ATA sollecitando, sulla base del modello presentato nella precedente riunione (4 aree più un incarico di Eq per ogni scuola), le proposte di miglioramento e integrazione che le organizzazioni sindacali ritengono necessarie al fine di arrivare ad una conclusione della trattazione di questo tema.

La FLC CGIL ha, quindi, avanzato diverse proposte al fine di precisare e migliorare il testo contrattuale e fornire ampie garanzie di valorizzazione professionale ed economica di tutto il personale.

Le proposte hanno riguardato l’aggiornamento dei profili professionali e dei titoli di accesso alle diverse aree professionali, ad es chiedendo di eliminare la dimensione esecutiva da tutti i profili a partire dalla figura del DSGA con incarico di EQ, che deve avere un ruolo di ampia autonomia sulla gestione del personale ATA. Inoltre abbiamo chiesto che tra i titoli di accesso ai diversi profili (ad es CS, AA, AT) sia previsto, oltre all’attuale titolo, anche il possesso di competenze informatiche certificate. Naturalmente facendo salve le posizioni di chi è già inserito nell’attuale sistema di assunzione.

Sempre per i DSGA con incarico di EQ abbiamo chiesto di aumentare e quantificare già nel CCNL l’entità del compenso in caso di reggenza su altra scuola che in ogni caso non può gravare sul fondo di scuola. L’affidamento di tale incarico deve tenere conto della disponibilità degli interessati. Resta ferma la richiesta della FLC CGIL di aumentare, nell’ambito delle risorse disponibili, l’indennità di direzione parte fissa e variabile. Escludendo qualsiasi correlazione tra l’aumento dell’indennità e la valutazione dei risultati conseguiti dal DSGA, come richiesto da altre organizzazioni sindacali.

È di primaria importanza definire nel CCNL termini e modalità dei requisiti necessari, in prima applicazione, per accedere ai passaggi verticali da A ad As e da B a D. È un’occasione storica che getta le basi per l’innalzamento graduale dei profili A e B verso le aree immediatamente superiori. La mancata attivazione dei passaggi verticali sarebbe una non risposta ai bisogni di accresciuta professionalità degli ATA e lascerebbe colpevolmente inutilizzati 37 milioni di euro.

Abbiamo, inoltre, evidenziato l’esigenza di definire a livello nazionale il compenso per alcuni incarichi specifici di Area A e B, stante la loro importante funzione, come ad esempio l’assistenza alla disabilità per i Collaboratori scolastici o l’assistenza informatica degli assistenti tecnici nei confronti degli alunni con bisogni educativi speciali o degli stessi assistenti amministrativi che sostituiscono i DSGA.

Il sistema delle posizioni economiche va estremamente semplificato con l’intento di utilizzare pienamente le risorse disponibili attribuendole ai colleghi che ne fanno richiesta previo superamento di una prova selettiva mediante somministrazione di test a cui far seguire una attività formativa da modulare in base al profilo. Alle posizioni economiche va riconosciuta una tredicesima quota attualmente inesistente.

I chiarimenti dell’ARAN

L’ARAN ha chiarito che su alcuni punti problematici già posti da alcuni sindacati nelle precedenti riunioni c’è la piena condivisione dell’Agenzia:

  • le attuali posizioni economiche per il personale ATA che già ne fruisce vanno confermate, ma il meccanismo che ha regolato fino ad oggi l’attribuzione delle posizioni economiche-che come noto è bloccato da anni- va rivisto e semplificato. Ciò al fine di rendere nuovamente accessibile a tutto il personale interessato la possibilità di beneficiare di un miglioramento economico in grado di valorizzare l’esperienza professionale acquisita;
  • per quanto riguarda i DSGA si ribadisce che l’incarico di Elevata Qualificazione (EQ) - che con il nuovo sistema di classificazione viene riconosciuto a tutti gli attuali DSGA - ha durata triennale ma ciò non fa venir meno il diritto del titolare di mantenere la continuità sul medesimo posto di lavoro fino alla cessazione del rapporto di lavoro a meno che l’interessato ritenga di spostarsi volontariamente su altra sede vacante sulla base delle disposizioni - definite nell’apposito CCNI - che regolano la mobilità per tutto il personale della scuola.

L’ARAN, al termine dell’incontro, ha affermato di condividere molte delle proposte avanzate e si è riservata di predisporre un nuovo testo contrattuale in grado di recepire le proposte avanzate e compatibili con il nuovo ordinamento.