Concorso ordinario Direttori dei servizi generali e amministrativi: l’informativa del MIUR
2.004 i posti messi a concorso nel triennio 2018-2021. La FLC CGIL chiede profonde modifiche al bando e l’avvio di una procedura riservata ai facenti funzione. Entro il 15 gennaio 2019 parte il confronto sulla mobilità professionale.
Giovedì 6 dicembre 2018 si è tenuto l’incontro d’informativa tra Ministero dell’Istruzione e sindacati sul concorso ordinario per il profilo DSGA.
Informativa del MIUR
L’Amministrazione ha fatto presente preliminarmente che il bando va pubblicato entro il mese di dicembre, come disposto dalla finanziaria 2018, e che sono ancora molti gli adempimenti da osservare, compresa la richiesta di parere del CSPI.
Pertanto si rende necessario avviare immediatamente la procedura d’urgenza per la richiesta del parere, tenuto conto che l’ultima Gazzetta Ufficiale utile è quella del 28 dicembre prossimo.
I punti salienti del bando
I posti messi a concorso sono 2.004 per il triennio 2018/2021.
Possono fare domanda coloro che, oltre ai requisiti generali previsti per l’accesso ai concorsi pubblici, sono in possesso della laurea specifica, come previsto dalla tabella B allegata al CCNL 2018.
Sono ammessi al concorso gli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA con almeno tre incarichi annuali, anche non consecutivi, maturati al 1° gennaio 2018, data di entrata in vigore della legge di bilancio 2018. In quest’ultimo caso si prescinde dal possesso del diploma di laurea.
Il 20% dei posti è riservato agli interni se in possesso del titolo di laurea specifico.
Le procedure concorsuali, che si svolgono su base regionale, prevedono una prova scritta e una prova orale.
Per essere ammessi alla prova scritta i candidati dovranno superare una prova preselettiva.
La nostra posizione
Abbiamo ribadito come l’obiettivo di questa procedura concorsuale, che arriva dopo quasi venti anni dall’istituzione del profilo di Dsga, debba essere innanzitutto la sistemazione dei circa 600 assistenti ammnistrativi facenti funzione. Pertanto la bozza del bando, così come illustrata dal Miur, a nostro parere è al di sotto delle aspettative della categoria e delle richieste sindacali, tanto più che non sono state date garanzie sull’effettivo svolgimento di procedure riservate ai facenti funzione.
Nel merito del bando:
- la percentuale di riserva va elevata in modo da ricomprendere i 600 facenti funzione;
- il requisito dei 3 anni di incarico annuale deve comprendere anche l’a.s. 2017/2018;
- le materie delle prove d’esame devono essere centrate essenzialmente sugli aspetti teorici e pratici del lavoro quotidiano delle scuole.
Abbiamo sottolineato come, in mancanza di tali aperture, soprattutto per quello che riguarda le procedure riservate ai facenti funzione, sarebbe inevitabile l’avvio di un contenzioso a tutela degli interessati.
L’Amministrazione, a fronte delle nostre richieste, ha sospeso il confronto per effettuare una verifica con l’Ufficio del Gabinetto del Ministro.
A seguito di tale verifica abbiamo ricevuto assicurazione dell’impegno a rivedere il bando, soprattutto per quanto concerne l’aumento delle percentuali da riconoscere anche ai facenti funzione.
Quanto alla nostra richiesta di attivare la mobilità professionale, alla quale verrebbero destinati ulteriori posti rispetto a quelli messi a concorso con la procedura ordinaria, l’Amministrazione si è impegnata ad attivarsi con il Ministero della Funzione Pubblica al fine di verificarne la fattibilità.
Su quest’ultimo argomento, le parti hanno poi stabilito di incontrarsi entro il 15 gennaio 2019.