EDA: incontro al Ministero sull’attuazione del comma 632 della Finanziaria 2007
Una proposta di decreto deludente e riduttiva.
Si è tenuto ieri al Dipartimento per l’istruzione del MPI, un incontro per analizzare una
bozza di Decreto Ministeriale
in attuazione del
comma 632 dell’Art. 1 della Legge finanziaria per il 2007
che prevede l’attribuzione dell’autonomia ai “Centri provinciali per l’istruzione degli adulti”.
La bozza che ci è stata sottoposta risulta estremamente riduttiva rispetto alle finalità dei “centri” e risponde solo parzialmente a quanto stabilito dal citato comma 632.
Come FLC Cgil abbiamo sottolineato come, a sette mesi dall’approvazione della Legge finanziaria, e dopo le numerose
sollecitazioni unitarie
, si giunga a questo incontro con una proposta molto parziale e quindi inaccettabile.
In particolare abbiamo rilevato che:
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nelle finalità dei “centri” non sono in alcun modo indicati i “percorsi di alfabetizzazione funzionale degli adulti” già previsti dalla Direttiva 22 del 6 febbraio 2001 e che caratterizzano l’attuale esperienza dei CTP. L’assenza di questa finalità rischia di cancellare le positive esperienze di questi anni e trasformare i “centri” in puri dispensatori di titoli di studio, con un pericoloso arretramento rispetto all’attuale ruolo dei CTP nell’educazione degli adulti;
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nella costituzione dei “centri”, pur a fronte dell’esplicitazione che essi sono finalizzati anche al conseguimento del diploma di istruzione secondaria superiore, è previsto l’organico solo per il biennio;
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nella definizione dei contenuti didattici si fa riferimento alle vecchie norme della L. 53/03 in parte superate o comunque sospese nella loro applicazione;
Nel corso della discussione sono stati forniti alcuni chiarimenti sulle ipotesi in campo e presentate alcune simulazioni, ma la bozza proposta resta notevolmente distante dalla piena applicazione del comma 632.
La fase transitoria indicata nel provvedimento, che prevede in prima applicazione l’assegnazione ai “centri” del solo biennio dei corsi serali, non indica alcuna tempistica per la messa a regime, lasciando quindi nella totale incertezza la piena realizzazione dell’autonomia dei “centri”.
La mancata unitarietà del percorso della secondaria superiore rischia di trasformare il biennio dei “centri” in una pura prosecuzione della secondaria di I grado.
Il rinvio dell’inserimento a pieno titolo dei corsi serali nei “centri” rischia, inoltre, di costringere le Regioni ad effettuare, a distanza di pochi anni, due operazioni di dimensionamento della rete scolastica che invece avrebbe bisogno, in questa fase di cambiamento, di certezze e di stabilità.
Abbiamo anche sollevato numerose obiezioni nel merito del testo proposto ed in particolare rispetto all’art. 7 sull’attribuzione del personale, nel quale si demanda alla contrattazione anche la definizione dei requisiti di accesso, che invece è di competenza degli ordinamenti. L’Amministrazione ha convenuto di dover meglio esplicitare tale articolo.
A nostro parere, come già sostenuto nel convegno del 16 febbraio 2007, il Comma 632 della finanziaria per il 2007 rappresentava una positiva risposta, per quanto limitata al sistema di istruzione, alle aspettative di una piena autonomia del sistema EDA, ma le soluzioni prospettate con la bozza di decreto sono ancora molto lontane dalla piena applicazione di quel comma.
L’Amministrazione al termine dell’incontro si è dichiarata disponibile a ricevere proposte emendative al provvedimento, anche se non è parsa disponibile a rimettere in discussione l’impostazione generale.
Stiamo verificando con CISL e UIL, la possibilità di produrre una proposta unitaria che ribadisca le posizioni espresse nel corso dell’incontro.
Per la FLC Cgil resta prioritario che si dia piena applicazione al comma 632, anche graduale ma con una tempistica certa, e non si privino i nuovi “centri” delle competenze rispetto ai percorsi di alfabetizzazione funzionale degli adulti.
Roma, 12 luglio 2007