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Internalizzazione lavoratori ex LSU e appalti storici: il Ministero dell’Istruzione presenta il bando per la graduatoria nazionale

I posti interi, residuati dalla fase assunzionale, sono complessivamente 1.817. Il bando sarà pubblicato probabilmente il 22 maggio e ci saranno 15 giorni di tempo per la presentazione delle domande. La FLC CGIL esprime soddisfazione per la prosecuzione della procedura anche se con i ritardi dovuti all’emergenza sanitaria.

15/05/2020
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Il giorno 15 maggio 2020, alle ore 10.30, si è tenuta la videoconferenza tra MI e sindacati sull’emanazione del bando per la graduatoria nazionale del personale ATA ex LSU e Appalti storici, al fine di collocare a domanda, sui posti residuati dalla procedura assunzionale, i lavoratori che, pur in possesso dei requisiti, in alcune province sono rimasti senza contratto a causa di carenza di posti o con contratto part-time che vogliono ottenere un contratto a tempo pieno.

Il Ministero ha presentato una bozza di bando riguardante le modalità per partecipare alla fase di graduatoria nazionale per un numero complessivo di 1.817 posti interi, residuati e disponibili a livello provinciale a seguito delle procedure assunzionali.

Gli aspiranti ad un contratto di lavoro o ad un miglioramento della posizione lavorativa, potranno partecipare presentando domanda per un posto intero nelle sole provincie con posti disponibili.

Non c’è un numero massimo di province per le quali fare domanda.

I candidati vengono collocati in una graduatoria nazionale in base al punteggio riportato nella graduatoria provinciale e potranno concorrere in base all’ordine di graduatoria e nell’ordine prioritario delle province richieste. Inoltre, il candidato è assegnato alla prima provincia utile indicata nella domanda.

Coloro che risultano in soprannumero nelle graduatorie provinciali possono richiedere anche la provincia di appartenenza per il conferimento di una nomina a tempo parziale a tempo indeterminato (sono gli unici posti che possono essere dati part-time), qualora si liberino dei posti per effetto della procedura nazionale. In tal caso si procede allo scorrimento della rispettiva graduatoria provinciale, nei limiti dei posti a tempo parziale, divenuti nuovamente disponibili.

Le provincie con lavoratori risultanti in soprannumero sono complessivamente 4, con 128 lavoratori rimasti fuori pur in possesso dei requisiti:

  • 27 Catanzaro
  • 11 Enna
  • 20 Palermo
  • 70 Taranto

Gli aspiranti collocati nelle graduatorie delle suddette province, ma in soprannumero per carenza di posti disponibili, sono inseriti d’ufficio nella graduatoria nazionale, con priorità nella provincia della graduatoria di inserimento.

Tutti gli aspiranti inclusi in graduatoria nazionale continuano ad essere sottoposti alla riserva di accertamento del possesso dei requisiti da parte degli USR.

La modalità di presentazione delle domande per partecipare alla procedura nazionale è esclusivamente in via telematica attraverso Istanze on line (POLIS) e dovrà contenere l’indicazione di almeno una provincia di preferenza.

I tempi di presentazione della domanda sono di 15 giorni a partire dalla pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale (presumibilmente del 22 maggio), sul sito internet del Ministero dell’Istruzione e degli Uffici Scolastici Regionali interessati.

La graduatoria nazionale sarà pubblicata nell’albo e sui siti internet del Ministero, degli USR e degli ambiti territoriali e da tale data decorrerà il termine per le eventuali impugnative.

La rinuncia all’assegnazione di un posto non pregiudica il contratto a tempo parziale già sottoscritto, a meno che il posto, divenuto nuovamente disponibile nel corso della procedura nazionale, non venga assegnato ad altro aspirante in soprannumero nella provincia di appartenenza.

La FLC CGIL ha espresso la sua soddisfazione per la prosecuzione della procedura assunzionale e aveva sollecitato da tempo il suo avvio, dal momento che diversi lavoratori sono rimasti a casa senza reddito e senza ammortizzatori sociali. Purtroppo, nel momento in cui doveva partire questa procedura, è subentrata l’emergenza sanitaria e questo ha causato ritardi che si spera ora di poter recuperare.

La prossima fase sarà quella della mobilità straordinaria per consentire a questi lavoratori che hanno partecipato alla fase nazionale di poter rientrare o di avvicinarsi alla provincia di appartenenza su un posto intero.