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Internalizzazione lavoratori ex LSU e appalti storici: pubblicata la graduatoria nazionale

Sono 390 i lavoratori che sono stati collocati nella graduatoria nazionale e 42 coloro che non hanno ottenuto alcun contratto. La FLC interviene per chiedere alla politica di farsi carico di una soluzione da trovare in sede di conversione del decreto “Rilancio”.

18/06/2020
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Il Ministero, con nota 15333 del 17 giugno 2020 ha trasmesso agli Uffici Scolastici Regionali il Decreto dipartimentale 686 del 16 giugno 2020, con il quale è stata approvata la graduatoria nazionale, assieme ai dati sulle assegnazioni provinciali della medesima graduatoria.

Infatti, il 6 giugno si è conclusa la fase di graduatoria nazionale per consentire ai neo-assunti ex LSU, che erano titolari di contratti part-time, di ottenere un posto a tempo pieno in provincia diversa da quella di servizio e agli aspiranti con i requisiti ma che non avevano trovato posto in 4 provincie di appartenenza (Taranto, Enna, Palermo, Catanzaro) nella prima fase assunzionale, di avere un contratto o a tempo pieno o a tempo parziale nella propria provincia. 

La graduatoria nazionale (con tutti i dati delle assegnazioni in ambito provinciale), assieme al Decreto dipartimentale, sarà pubblicata dal 18 giugno 20202 all’albo e sul sito internet del Ministero, degli USR e degli Ambiti territoriali e da tale data decorre il termine per le eventuali impugnative.

Le domande inoltrate sono in totale 485. Coloro che sono collocati in graduatoria sono 390 (numero di domande accolte), di cui: 373 tempi pieni e 17 part-time.

I soprannumerari rimasti, cioè coloro che non hanno ottenuto un contratto di lavoro, neppure part-time, sono in totale 42 e sono così ripartiti: 17 a Taranto, 10 ad Enna, 8 a Palermo, 7 a Catanzaro.

Come FLC CGIL non possiamo accettare che, a fronte di posti liberi, ci siano ancora lavoratori che non abbiano ottenuto un contratto. Per questa ragione insieme alla CGIL siamo prontamente intervenuti con il Ministero affinché venga trovata al più presto una soluzione politica all’interno della conversione in legge del decreto Rilancio.