Cambiamo il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Home » Scuola » Personale ATA » Lavoro agile personale ATA: partito il confronto al Ministero

Lavoro agile personale ATA: partito il confronto al Ministero

Iniziato il confronto fra le parti che hanno esaminato le problematiche relative. La FLC CGIL ha chiesto tempi serrati vista la situazione difficile delle scuole e l’attesa del personale su tale argomento.

27/11/2020
Decrease text size Increase  text size

Oggi 27 novembre 2020, alle ore 11, dando seguito all’Intesa del 9 novembre 2020 fra Ministero dell’istruzione e sindacati, FLC CGIL CISL Scuola Anief, firmatari del CCNI (Contratto Collettivo Nazionale Integrativo) sulla DDI (Didattica digitale integrata), si sono incontrati per un confronto sul lavoro agile del personale ATA, i rappresentanti dello stesso Ministero e delle Organizzazioni sindacali rappresentative della Scuola: FLC CGIL CISL Scuola UIL Scuola SNALS Confsal GILDA Unams e Anief.

Presenti per l’Amministrazione il Capo Dipartimento dott. Bruschi e il Direttore generale del personale Dott. Filippo Serra.

L’Amministrazione ha presentato le problematiche legate al lavoro agile del personale ATA nei suoi vari aspetti seguendo le indicazioni finora fornite dalle leggi e dai decreti del Ministero della Funzione Pubblica.

La posizione della FLC CGIL

Abbiamo sostenuto:

  • Innanzitutto, la necessità di individuare le tipologie di lavoratori che con priorità debbono accedere al lavoro agile (personale in quarantena o con figli minori in quarantena, lavoratori a rischio per malattie gravi, lavoratori fragili, ecc…);
  • in secondo luogo, la necessità di favorire al massimo lo svolgimento del lavoro in modalità agile per evitare gli spostamenti;
  • l’individuazione, inoltre, dei criteri, previo confronto con le RSU, per la definizione delle priorità di fruizione del lavoro in modalità agile da parte del rimanente personale;
  • l’obbligo, da parte dell’Amministrazione, di dotare il personale, su sua richiesta, della strumentazione tecnologica occorrente per lo svolgimento del lavoro da remoto;
  • la garanzia della sicurezza e della privacy;
  • il diritto alla disconnessione ai sensi del CCNL art 22, comma 4, lettera c), c8 del CCNL 2016/2018;
  • la garanzia della parità di trattamento con il lavoratore in presenza in caso di infortunio;
  • la necessità di prevedere specifici moduli di formazione per lo svolgimento del lavoro agile e dell’uso delle tecnologie;
  • la garanzia di tutti i diritti sindacali compreso il diritto di assemblea e del già ricordato diritto alla disconnessione.

Infine, come FLC CGIL, analogamente a quanto fissato per il personale docente che svolgono didattica a distanza, abbiamo chiesto un continuo monitoraggio per mettere sotto osservazione le eventuali criticità al fine di lavorare per la loro rimozione.

L’incontro ha fatto emergere una sostanziale convergenza tra sindacati e MI, che dovrebbe tradursi nella sottoscrizione di un verbale di confronto condiviso tra le parti.

Vi terremo aggiornati.