Cambiamo il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Home » Scuola » Personale ATA » Lavoro ATA. Semplificare per migliorare (1): no a passweb a carico delle scuole

Lavoro ATA. Semplificare per migliorare (1): no a passweb a carico delle scuole

La semplificazione amministrativa chiesta dalla FLC CGIL deve affrontare i nodi che da tempo abbiamo posto all’attenzione del Ministero dell’istruzione: fuori passweb dalle scuole.

20/04/2023
Decrease text size Increase  text size

Nel corso dei mesi primaverili ed estivi del 2022 i sindacati scuola e l’amministrazione ministeriale dell’istruzione si sono incontrati numerose volte per esaminare il “cahier” di quelle che abbiamo chiamato “molestie burocratiche” affinché esse vengano eliminate semplificando le procedure, evitando le duplicazioni, riducendo all’essenziale i monitoraggi, estromettendo dalle scuole quelle incombenze che sono di carattere amministrativo non scolastico e che sono state scaricate sulle scuole per un malinteso concetto di autonomia e che invece nulla hanno a che fare con l’autonomia scolastica.

Quali le principali questioni che occorre mettere in agenda perché siano risolte?

Innanzitutto abbiamo sistematicamente segnalato al Ministero innumerevoli problemi di intoppi amministrativi che con pochi passaggi di natura procedurale e informatica possono essere risolti senza particolare fatica. In questa categoria si inquadrano la gestione delle assenze su SIDI, il dialogo con la funzione del Programma annuale, rapporto con NoiPA in merito al rapporto di lavoro ecc. Occorre a questo proposito creare un meccanismo virtuoso tale per cui a segnalazione scolastica e sindacale segua una presa in carico del problema a cui dare riscontro di possibile soluzione o meno: ciò nel presupposto che la segnalazione di una difficoltà e il suggerimento eventuale di risoluzione non sia presa come pura lamentela ma come stimolo al miglioramento dell’azione amministrativa.

Ma oltre a ciò occorre mettere in cantiere un vero e proprio progetto di semplificazione che si proietti nel medio periodo giungendo anche a chiedere modifiche legislative se ciò si rende necessario per sviluppare una vera liberazione del lavoro nelle scuole.

Incominciamo con il segnalare la prima delle misure che si rendono necessarie per liberare le scuole dalle molestie burocratiche, intese come incombenze non scolastiche cioè non immediatamente finalizzate al lavoro di istruzione.

NO A PASSWEB A CARICO DELLE SCUOLE

Le scuole non devono farsi carico dell’applicativo passweb, perché non dipendono dall’INPS e perché non sono specializzate in pensionamenti o liquidazioni. Esse hanno solo il compito di inserire i dati a SIDI in loro possesso.

Da tempo le scuole subiscono una vera e propria vessazione: da un lato vengono investite di nuove responsabilità su di una materia che nulla ha che fare con il funzionamento delle scuole, e cioè farsi carico di implementare le pratiche che riguardano il pensionamento e la liquidazione del personale che cessa dal servizio, dall’altro le si carica della responsabilità anche etica di non favorire i colleghi che vanno in pensione.
Ma tale materia non spetta alle scuole, spetta all’INPS.

E in questa situazione le superiori autorità scolastiche, USR e Ministero, invece di rinviare al mittente tale ingerenza, hanno consentito che un ente terzo, l’INPS, dettasse alle scuole indicazioni e procedure che in linea teorica e pratica dovrebbero dare solo ai loro organismi.

Ciò ha creato una situazione difforme in tutto il territorio nazionale laddove in alcune realtà le scuole sono state richiamate a soggiacere alle imposizioni dell’INPS e altre dove si è riconosciuta la volontarietà dell’adesione alla nuova procedura.

Il fatto è che le scuole, non avendone competenza, vengono chiamate a farsi carico di una materia sconosciuta e che dovrebbe essere interamente trattata dall’INPS che può ben disporre di tutti i dati per procedere ai calcoli relativi a pensionamento e liquidazione.

Le cose si sono via via aggravate anche in ragione del trattamento degli aumenti contrattuali dell’ultimo contratto che naturalmente impone di ricalcolare le spettanze anche in termini pensionistici di chi già è in quiescenza.

Un lavoro di questo tipo nasconde per le scuole molte insidie anche per le responsabilità amministrativo-contabili che gravano sul dirigente scolastico e gli operatori scolastici delle segreterie.

È questione che va affrontata e risolta con urgenza liberando le scuole da lavori che ad esse non competono e che servono solo a coprire le inefficienze del sistema e le carenze di organico di altre amministrazioni.

Le scuole si devono rapportare solo al SIDI e il SIDI deve avere rapporto con l’INPS.