Cambiamo il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Home » Scuola » Personale ATA » Mancato pagamento posizioni economiche ATA dal 2011: cosa sta succedendo?

Mancato pagamento posizioni economiche ATA dal 2011: cosa sta succedendo?

Alcune Ragionerie Territoriali dello Stato non pagano le posizioni economiche del personale ATA dando un'interpretazione errata e difforme della manovra Tremonti. La FLC CGIL chiede e ottiene l'intervento del MIUR.

21/11/2012
Decrease text size Increase  text size

Talune Ragionerie Territoriali sostengono che le posizioni economiche ATA dal 2011 non vadano pagate. Il DL 78/10 Legge Tremonti all'art. 9 precisa che per gli anni 2011, 2012 e 2013 il trattamento economico complessivo, compreso quello accessorio, non può superare il trattamento ordinariamente spettante per l'anno 2010. L'interpretazione letterale della norma produce una situazione paradossale per cui, se un lavoratore nel 2010 non ha prestato alcuna attività aggiuntiva e nel 2011 viene autorizzato a effettuare una prestazione aggiuntiva, non avrebbe diritto alla retribuzione, con evidente danno economico.

La successiva deriva perversa che consegue è la seguente: il personale ATA che è arrivato ad acquisire le posizioni economiche, al termine di un percorso formativo (per la seconda posizione, anche con prove selettive) e per effetto di scorrimenti di graduatoria, è tenuto a svolgere compiti di maggiori responsabilità (es. la sostituzione del DSGA), per i quali contemporaneamente non può ricevere nessun compenso in quanto, secondo questa interpretazione, la posizione attribuita non produrrebbe effetti economici fino al 2014.
Peraltro, coloro che sostituiscono il DSGA su posto vacante (2^ posizione), a oggi non hanno ottenuto comunicazione del pagamento dell'indennità di funzione superiore, sia di quella riguardante l'anno passato sia di quella di quest'anno.
Di contro altre Ragionerie hanno vistato tutti i decreti dell'attribuzione della 1^ e 2^ posizione economica degli ATA.

Il MIUR su nostra segnalazione è già intervenuto sostenendo il diritto del personale a vedersi riconosciuto il pagamento della posizione economica maturata a seguito di un percorso formativo.

Che fare?