Organici scuola 2015/2016: personale ATA, l’incontro d’informativa sulla circolare
I sindacati chiedono al Ministero il ritiro immediato della circolare. Duro scontro con il Miur che costringe le scuole a operare tagli su norme inesistenti. Preannunciata la concertazione ai sensi dell’art. 5, comma 2 CCNL Scuola.
L’11 giugno 2015 alle ore 10.00 si è svolto l’incontro d’informativa sindacale al Ministero riguardante l’organico di diritto del personale ATA per l’a.s. 2015/2016.
Il Ministero ha già fatto propri e recepito, nella circolare annuale sugli organici, i tagli introdotti dalla legge di Stabilità 2015, pari a una riduzione di 2.020 unità.
Avevamo già denunciato, in una nota unitaria il comportamento sconsiderato dell’Amministrazione che stava accelerando i tempi, nel dare indicazioni alle scuole su come operare i tagli sul sistema informativo, senza ancora che si fosse svolto l’incontro d’informativa sindacale.
Ora la FLC CGIL non ci sta e, assieme alle altre Organizzazioni sindacali, denuncia l’illegittimità della circolare e l’irresponsabilità dell’Amministrazione nell’anticipare l’operatività di queste misure senza l’emissione, entro 60 giorni dall’emanazione della legge di Stabilità, del relativo decreto e sentito il parere della Conferenza Unificata.
Questo ulteriore taglio agli organici del personale ATA è inaccettabile e intendiamo denunciare la gravità di queste misure, di cui abbiamo già chiesto l’abrogazione in sede di emendamenti del DDL Scuola, poiché queste misure avranno delle pesanti ricadute sull’integrità e qualità del servizio, nonché sulla sicurezza degli alunni, già dall’avvio dell’anno scolastico.
Contrasteremo in tutti i modi possibili quest’azione dal momento che le ragioni della “digitalizzazione” sono strumentali, poiché l’informatizzazione è ancora una favola di là da venire e ci vorrà del tempo prima che vada a regime, mentre i tagli del personale saranno effettivi dal 1^ settembre prossimo.
Invitiamo tutte le scuole a non inserire i dati al sistema perché si tratta di una richiesta illegittima e immotivata da parte del Miur anche perché l’applicazione della norma ancora non sussiste e le stesse rischiano di fare il lavoro due volte.
Il Ministero ha 24 ore di tempo per ripensarci e informarci su come intende procedere. In mancanza di risposte positive, chiederemo l'apertura di un tavolo di concertazione come previsto del contratto di lavoro (art. 5 comma 2). Dal canto nostro la mobilitazione continua e non diventeremo complici di questa barbarie, perpetrata in nome della cosiddetta “digitalizzazione” renziana.