Organici scuola 2015/2016: personale ATA, il primo incontro di concertazione al MIUR
Il MIUR per la prima volta espone il dettaglio dei criteri adottati per le nuove tabelle. Si ripercorrono strade sbagliate. La FLC chiede pieno rispetto delle tabelle in essere, ritiro del taglio e stabilizzazione dei 5.000 posti in organico di fatto.
A seguito della nostra richiesta unitaria di concertazione, giovedì 18 giugno 2015 alle ore 10.30 si è aperto il primo tavolo di concertazione al Ministero.
L’Amministrazione ci ha fornito, per la prima volta, le informazioni di dettaglio su come vorrebbe operare i tagli, dal momento che nelle precedenti riunioni tutto era stato condotto in maniera piuttosto sbrigativa. Infatti il Miur su questa partita si è mosso senza cercare il confronto sindacale. Da qui la nostra richiesta di concertazione, ritenendola come necessaria e obbligatoria viste le previsioni della legge di stabilità 2015.
I criteri di sviluppo sulle tabelle sono quelli applicati ogni anno e il Ministero, a seguito dell’inserimento dell’organico da parte delle scuole (non ancora terminato) nel sistema centrale, intende mantenere il parametro dell’incremento/decremento degli alunni nelle singole Regioni, contemperando il meccanismo con la distribuzione dell’ulteriore 3%, a disposizione degli Uffici regionali per le compensazioni territoriali, in modo da poter ripartire delle quote nelle situazioni locali di maggiore complessità.
Le nostre valutazioni
Si perpetua un meccanismo sbagliato, lo avevamo già evidenziato nelle tante riunioni di tavolo tecnico e lo abbiamo ribadito anche nell'incontro di oggi. Il sistema non garantisce la trasparenza e il primo passo da fare da parte del Ministero - sia con le vecchie, sia con eventuali nuove tabelle - è quello di assicurare il rispetto e la puntuale applicazione delle tabelle a livello centrale, dal momento che le risorse sono esigue e i bisogni delle scuole sono sempre maggiori. La ripartizione della differenza al livello regionale va fatta, inoltre, con dei criteri oggettivi che non lascino spazio alla discrezionalità, considerato che gli USR possono intervenire anche sull’adeguamento in organico di fatto.
Abbiamo chiesto un’esatta ricognizione dei bisogni, rispetto al numero degli alunni, alla nuova configurazione della rete scolastica, alle condizioni soggettive dei lavoratori (presenza di personale con ridotte capacità lavorative), alla situazione sulla distribuzione degli alunni disabili, all’articolazione dei plessi nelle scuole, presenza di laboratori nella scuola del primo ciclo, ecc. La quota regionale va distribuita con il massimo rigore e con la massima trasparenza. Questo sistema non garantisce alle scuole di avere l’organico effettivamente spettante e, pertanto, va completamente cambiato.
In sintesi abbiamo ribadito le nostre proposte:
- determinazione dell’organico in base a indicatori che tengano conto del tempo scuola, la sicurezza, la presenza/concentrazione delle disabilità, il numero dei laboratori esistenti, la digitalizzazione, l’estensione dei locali e la loro distribuzione, i punti di erogazione del servizio, la distribuzione dei servizi esternalizzati e le relative quote di accantonamento;
- attribuzione dell’organico alle scuole secondo la corretta applicazione delle tabelle nazionali;
- stabilizzazione dei 5.000 posti in organico di fatto con l'istituzione dell'organico potenziato anche per gli Ata
- estensione della figura dell'assistente tecnico nella scuola del primo ciclo.
Sul ritiro dei tagli siamo irremovibili. Posizione già espressa in occasione della richiesta di incontro presentata al Ministro Giannini.
Nel frattempo è stata programmata una nuova riunione di concertazione sugli organici ATA per giovedì 25 giugno 2015, da confermare.
Questa partita, dunque, per noi resta aperta!