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Personale ATA: avvio di un primo confronto al MIUR sull’aggiornamento delle graduatorie

Entro febbraio il bando per l’aggiornamento della graduatoria dei 24 mesi. A seguire quello per la terza fascia. Chiediamo certezza e semplificazione delle procedure per non aggravare le segreterie delle scuole.

08/02/2017
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Mercoledì 8 febbraio 2017 alle ore 11.00 si è svolta una riunione al Ministero per avviare il confronto sulle questioni generali da affrontare legate all’aggiornamento delle graduatorie permanenti dei 24 mesi e quelle di terza fascia d’Istituto del personale ATA.

Graduatorie 24 mesi

L’Amministrazione ci ha indicato di voler modificare le tabelle dei titoli, inserendo le certificazioni informatiche già previste nelle graduatorie d’istituto di terza fascia, al fine di creare, a suo dire, una uniformità tra le due graduatorie.

Inoltre, il Ministero ha chiesto ai sindacati di poter considerare nel bando, ai fini della valutazione del punteggio, anche il servizio maturato dai candidati nei profili ATA delle scuole delle province autonome di Trento e Bolzano.

Il bando per le graduatorie provinciali permanenti (concorso 24 mesi) per l’a.s. 2016/2017, a valere dall’a.s. 2017/2018, dovrebbe uscire entro la fine di febbraio.

Graduatorie di terza fascia d’istituto

Il MIUR ha proposto il rimaneggiamento anche di queste tabelle allegate al bando, con un aggiornamento dei titoli già inseriti, al pari di quelle del personale docente. Il motivo addotto dal MIUR sarebbe quello di diversi ricorsi da parte delle società informatiche, le cui certificazioni non erano state contemplate.

Il confronto s’è incentrato soprattutto riguardo alla data di uscita del bando e le graduatorie da utilizzare in caso di tempi lunghi di pubblicazione.

La domanda sarà ancora cartacea e solo per la presentazione del modulo per la scelta delle scuole sarà possibile utilizzare la modalità on-line.

Saranno programmati degli altri incontri prima di far uscire il bando per l’aggiornamento delle graduatorie d’istituto valide per il triennio 2017/2020.

La nostra posizione

La FLC CGIL, assieme agli altri sindacati, ha ribadito che qualsiasi soluzione di questo genere da parte dell’Amministrazione dovrà essere fatta nell’ambito di un tavolo sulla revisione del Regolamento 430/2000 sulle supplenze ATA, che stiamo chiedendo da molto tempo perché è obsoleto. Solo con questo strumento si possono modificare e rendere omogenee tutte le tabelle.

Fino ad allora resta ferma la nostra contrarietà ad apportare modifiche tali da alterare l’equilibrio dei punteggi, penalizzando le aspettative di chi da tempo sta aspettando l’immissione in ruolo. Inoltre, siamo assolutamente in disaccordo sul mercato dei titoli che non può che penalizzare il precariato.

Per quanto riguarda il fatto di considerare, nella valutazione del punteggio, anche il servizio maturato dai candidati nei profili ATA delle scuole delle province autonome di Trento e Bolzano, abbiamo osservato che questa ipotesi non può essere presa in considerazione, trattandosi di personale con contratto provinciale. Proprio perché non c’è reciprocità.

Circa l’uscita dell’aggiornamento della terza fascia ATA, abbiamo chiesto al MIUR tempi certi a tutela del corretto avvio dell’anno scolastico, affinché non si corra il rischio che le nomine vengano effettuate fino all’avente diritto (art. 40) e non su tipologia di posto, con modifiche dei contratti in corso d’anno. Abbiamo, quindi, sollecitato l’Amministrazione a indire il bando subito dopo quello dei 24 mesi, anche perché a seguire ci sarà il rinnovo della terza fascia docenti.

Se le procedure si dilungheranno potranno essere utilizzate le vecchie graduatorie, in modo che i tempi per la valutazione delle domande saranno anche più distesi.

Entreremo poi maggiormente nel merito quando affronteremo il testo del bando che il MIUR ci sottoporrà.

Abbiamo, infine, chiesto unitariamente, per agevolare le scuole nella valutazione, di far rendere disponibile la base dei dati da parte del sistema informatico del MIUR per chi è già inserito e che può essere richiamato tramite codice fiscale. Questo consentirebbe di dichiarare ed inserire solo le cose nuove in aggiunta o quelle per le quali non era stata chiesta prima la valutazione.

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