Personale ATA ex LSU: informativa di aggiornamento sul decreto interministeriale
Il Decreto interministeriale sarà emanato al più presto dopo il parere del CSPI. Dietro nostra sollecitazione il Ministero si impegna a presentare un emendamento in legge di Bilancio per garantire la maggiore inclusività possibile a tutti lavoratori in possesso dei requisiti previsti.
Il 27 novembre 2020, siamo stati convocati in videoconferenza ad un incontro con la Direzione Generale del Personale del Ministero, per l’aggiornamento sul Decreto Interministeriale che precede l’emanazione del bando che dà l’avvio alle procedure selettive della seconda fase assunzionale del personale ex LSU e Appalti storici (come previsto dall’art. 2, comma 5-sexies del DL 126 del 20 dicembre 2019).
Durante la riunione del 9 novembre scorso, nella quale il Ministero ci aveva illustrato la bozza di decreto, avevamo formulato delle osservazioni al fine di modificare alcuni punti del DM, quali: ampliare la possibilità di fare domanda, in subordine, anche in un’altra provincia in cui ci fossero posti disponibili e prevedere una nuova fase di graduatoria nazionale per gli eventuali soprannumerari.
Il Ministero ci ha informati che le proposte di modifica avanzate dai sindacati, non hanno accolto la disponibilità da parte delle altre Amministrazioni (Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, per la Pubblica Amministrazione ed Economie e delle Finanze). Di conseguenza i contenuti del Decreto restano quelli presentati dalla Direzione del Personale del MI, che riproducono ciò che era stato fatto nella precedente procedura selettiva.
Tuttavia, dietro nostra sollecitazione, al fine di garantire la maggiore inclusività possibile a tutti lavoratori interessati e in possesso dei requisiti previsti, non potendo il decreto, né tantomeno il bando, modificare la norma primaria, il Ministero si è impegnato a presentare un emendamento alla legge in Bilancio (che iniziato il suo iter di approvazione) per recuperare tutte quelle situazioni in cui i lavoratori non possono presentare la domanda a causa della mancanza di posti nelle provincie di appartenenza. Prevedere, dunque, una successiva procedura selettiva per coloro che sono rimasti fuori nelle province dove non erano presenti posti disponibili, e che andranno ad utilizzare nel tempo tutti i posti accantonati.
Attualmente, i tempi sono molto ristretti e occorre procedere celermente con lo schema di decreto da sottoporre al parere del CSPI, con la susseguente emanazione del bando secondo le previsioni normative vigenti.
La FLC CGIL proseguirà a sostenere le rivendicazioni dei lavoratori ex LSU e ad agire anche sul piano politico, poiché il nostro obiettivo resta quello di consentire la partecipazione alle procedure selettive a tutti i lavoratori, in possesso dei requisiti previsti, in modo tale che possano esercitare il diritto a partecipare alla stessa stregua di quelli della prima fase assunzionale. Quindi, di assicurare a tutti gli aspiranti la possibilità di essere collocati in una graduatoria di merito.