Posti vacanti DSGA: non basta il rinnovo dell’Intesa, ci vuole un contestuale impegno politico per assumere gli Assistenti amministrativi Facenti Funzione
Per la FLC la conferma dell’Intesa dell’anno scolastico passato va accompagnata da un impegno politico a favore di una procedura riservata ai Facenti funzione con tre anni di servizio anche se non in possesso di titolo specifico.
Il 24 settembre 2021, alle ore 10:30, si è tenuto l’incontro, in videoconferenza, tra il Ministero e le Organizzazioni sindacali per il rinnovo dell’Intesa sulla copertura dei posti vacanti da DSGA a.s. 2021/2022.
Il Ministero ci ha informati che il numero totale dei posti vacanti da coprire sul profilo di DSGA è di 1.826, per effetto della legge di Bilancio 2021 che ha previsto, limitatamente all’a.s. 2021/2022, una modifica dei parametri sul dimensionamento delle scuole, per cui il numero di questi risulta più esteso.
L’Amministrazione, inoltre, ci ha rappresentato, ancora una volta, l’esigenza di risolvere la mancanza di copertura dei posti sul profilo di DSGA tramite il rinnovo dell’Intesa nazionale per dare una maggiore omogeneità alle regole da applicare, al posto di procedere con singole intese da sottoscrivere a livello locale.
La posizione della FLC CGIL
La FLC CGIL è intervenuta dichiarando di essere disponibile a trattare il rinnovo di un’intesa per assicurare omogeneità dei criteri e di regole nazionali per tutti, purché essa sia inserita in una più ampia intesa politica che si faccia carico di creare le condizioni per porre fine al problema dei Facenti funzione, ai quali si chiede da anni di accettare l’incarico per consentire la funzionalità delle scuole.
Per noi è inaccettabile disperdere la professionalità dei lavoratori che hanno da sempre e con grande senso di responsabilità sostituito il DSGA. Un impegno finora che è stato disatteso dalla politica.
Per queste ragioni, la FLC CGIL occorre un preliminare passaggio politico per poi passare all’operatività dell’Intesa. Anche perché il concorso non è riuscito a coprire tutti i posti liberi, dal momento che oggi una scuola su quattro è priva di questa figura apicale, che si deve occupare della gestione di tutti i servizi scolastici in supporto alla didattica.