Secondo ciclo: incontro sulle linee guida per l'obbligo d'istruzione
Primo confronto sulle linee guida per l’innalzamento dell’obbligo d’istruzione. All’ordine del giorno la formazione dei docenti, con 33 milioni di euro a disposizione e una task force in ogni scuola.
Si è svolto oggi al Ministero un incontro tra l’Amministrazione e i sindacati sulle cosiddette linee guida sull’obbligo d'istruzione. Queste linee guida sono previste dall’articolo 5 del Regolamento e dovrebbero riguardare “misure per l’orientamento dei giovani e delle famiglie, la formazione dei docenti, il sostegno, il monitoraggio, la valutazione e la certificazione dei percorsi”.
In realtà, ciò che finora si sta predisponendo da parte del Ministero riguarda solo la formazione dei docenti e, come la FLC Cgil non ha mancato di sottolineare, la questione viene affrontata da un punto di vista esclusivamente organizzativo. Ammettendo il ritardo con cui la questione viene affrontata, infatti, i propositi del Ministero, espressi finora solo a livello di appunti, ruotano attorno alla costituzione una task force costituita in ogni scuola da 6 persone: 5 referenti degli insegnanti (uno per ogni asse culturale più uno per l’orientamento e i servizi per lo studente) e un referente del capo di istituto. Questo gruppo dovrà divenire il punto di riferimento per una attività di formazione che, partendo dalla lettura ragionata del Documento Tecnico, promuova l’innovazione e la sperimentazione biennale a cui l’attuazione dell’innalzamento è affidata. Uno di questi referenti avrà il compito di tenere un rapporto con l’Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell’Autonomia Scolastica, la quale a sua volta provvederà a sostenere l’azione formativa e di sperimentazione attraverso la messa in rete su supporto informatico di idee e progetti e attraverso lo scambio delle esperienze.
Il coinvolgimento che si richiede per quest’opera di formazione andrà rivolto anche fuori della cerchia docente, in direzione del personale ATA e anche dei genitori.
A questo scopo è previsto l’investimento di 33 milioni di euro, derivati da uno stanziamento già contenuto nella passata finanziaria, e che però è riferito a tutte le operazioni e non solo alla formazione.
Nel corso dell’incontro la FLC Cgil ha stigmatizzato il ritardo e la non centralità che, al di là delle parole, continua ad essere attribuita all’argomento e, ancora, l’estrema vaghezza che caratterizza i primi passi intorno a una misura storica come l’innalzamento dell’obbligo, richiamando la questione del cambiamento di prospettiva che comporta nel rapporto con l’alunno il passaggio da una frequenza scolastica effettuata per scelta e una effettuata per obbligo.
La riunione è stata aggiornata di un paio di settimane con un nuovo incontro in cui il Ministero si è impegnato a dare testi più definiti.
L’amministrazione ha richiesto un contributo scritto alla discussione, in allegato il documento della FLC Cgil inviato come contributo.
Roma, 2 ottobre 2007