Audizione del Ministro Gelmini/1: a proposito dei collaboratori scolastici che non puliscono
Il Ministro ignora il prezioso lavoro che questo personale svolge nelle scuole. Ma non ci sorprende, non sa neppure come si chiamano!
Il Ministro Gelmini è contraria ai “bidelli” che non puliscono.
Anche noi della FLC siamo contrari ai collaboratori scolastici (così si chiamano adesso questi lavoratori) che non puliscono.
Ma si dà il caso che essi puliscano e facciano molte altre cose ancora. Sono educatori naturali che soddisfano i bisogni immediati degli alunni quando ciò non è possibile nella classe con l’insegnante. La vivibilità e la sicurezza nelle scuole e l’accoglienza degli alunni, dipendono in gran parte dai collaboratori scolastici.
La serietà del momento e la gravità della situazione economica e sociale del Paese richiederebbero, da parte di autorevoli rappresentanti delle istituzioni, un maggiore senso di responsabilità senza soffermarsi in banali esternazioni che fanno male alla scuola pubblica.
Lo schemino semplice semplice di questa destra popolare è chiaro: lo smantellamento dei servizi pubblici.
Il progetto però va realizzato in fretta rovesciando addosso al personale continue dosi di disprezzo.
Circa un anno fa - durante la trasmissione Porta a Porta - il Ministro aveva sostenuto che i bidelli sono il doppio dei carabinieri.
Per fortuna nel nostro Paese le scuole sono molto più numerose delle caserme e gli studenti sono molti di più dei delinquenti.
Un esempio facile facile: nella città di Firenze vi sono 15 stazioni dei carabinieri e 171 scuole.
Roma, 9 ottobre 2009