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Bonus docenti: pubblicato il decreto sui criteri di riparto delle risorse non ancora assegnate alle scuole

Il decreto indica i destinatari (docenti di ruolo) ed enumera nel dettaglio i criteri e i fattori di complessità che presiedono alla ripartizione.

11/05/2016
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Sul sito del MIUR è stato pubblicato il testo del Decreto Ministeriale, che risale al 14 marzo 2016, con cui si individuano i criteri di ripartizione del bonus per la valorizzazione del merito del personale docente.

I destinatari sono i docenti di ruolo su posti comuni, di sostegno, di potenziamento, di religione cattolica.

I 200 milioni di euro del fondo nazionale sono ripartiti per l’80% in proporzione al numero dei docenti di ruolo in servizio presso ciascuna scuola e per il restante 20% sulla base di fattori di complessità delle stesse istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggior rischio educativo.

Tale 20% a sua volta viene suddiviso sulla base di indicatori del medesimo peso che tengono conto della percentuale degli alunni con disabilità e degli alunni stranieri, del numero medio degli alunni per classe, della percentuale di sedi scolastiche in aree totalmente montane o in piccole isole.

Ma evidentemente i controlli non sono ancora finiti dal momento che l’assegnazione concreta delle risorse alle scuole ancora non avviene.

Siamo alle solite: alle scuole è stata messa tutta la fretta possibile per costituire i Comitati di Valutazione e individuare i criteri pretendendone un immediato riscontro, i superiori organismi si prendono tutto il tempo che vogliono, indifferenti alle programmazioni e ai tempi del fare scuola.

Non si può, infine, non sottolineare ancora una volta la discriminazione che viene operata ai danni del personale docente con incarico a tempo determinato che viene escluso dal beneficio.

Riflesso di una mentalità di altri tempi che considera come fatto discriminante non la prestazione erogata ma il tipo di rapporto di lavoro. Tanto più inaccettabile questo, quanto più si pensi che in questo modo vengono penalizzate quelle scuole di frontiera il cui personale è costituito proprio da docenti  con incarico a tempo determinato.

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