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Cantiere scuola FLC CGIL, le proposte del Sindacato in una conferenza stampa

La nostra idea di scuola esposta dal segretario generale Domenico Pantaleo in un incontro con i giornalisti. Sottolineata la necessità di procedere preliminarmente ad un confronto sociale e di massa.

21/07/2014
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Lunedì 21 luglio 2014 nella sede nazionale della FLC CGIL, si è tenuta una conferenza stampa avente ad oggetto: “La scuola di cui ha bisogno il Paese e le proposte della FLC CGIL”.

Il segretario generale, Domenico Pantaleo, nel ringraziare i giornalisti presenti, ha illustrato punto per punto le idee e le proposte del nostro sindacato rispetto ai profondi interventi strutturali di cui il nostro sistema scolastico ha estremo bisogno.

Le nostre proposte

Ricerca salari e diritti della scuola italiana

In premessa, Pantaleo ha precisato che qualsiasi estemporaneo intervento, che tende a ridurre la complessità dei problemi e, scavalcando il necessario e preliminare confronto che deve esserci non solo con il sindacato ma con tutti i soggetti che sono i protagonisti della scuola (insegnanti, ATA, studenti, genitori, associazioni, enti locali, cittadini), sarà contrastato dalla FLC CGIL.

Nel sistema d’istruzione occorre invertire radicalmente la tendenza al disinvestimento (l’unica politica che abbiamo conosciuto in questi anni) e occorre, per cominciare, una spesa di 17 miliardi (tutti per la scuola e non per il personale) che metta il nostro Paese in linea con la media dei Paesi Ocse.

Le proposte della FLC CGIL, fondate su quegli investimenti, partono da una idea di scuola repubblicana, inclusiva, laica, europea, mirata al successo formativo di tutti, e si possono riassumere nei seguenti punti:

  • obbligo scolastico dai tre a i 18 anni
  • scuole veramente autonome, libere da pastoie burocratiche e con una propria rappresentanza istituzionale
  • scuola aperta, centro culturale e civile, interlocutrice del mondo circostante
  • scuole belle, con una estetica nuova per una didattica nuova
  • organico funzionale e salvaguardia dei diritti dei precari
  • reclutamento e formazione obbligatoria
  • rinnovo del contratto (l’ultimo normativo è stato stipulato nel 2007) che regoli orario, salario, organizzazione del lavoro, carriere (con valorizzazione dell’impegno nei contesti a rischio, del lavoro aggiuntivo, del lavoro d’aula tramite autovalutazione/rendicontazione gestita dalle stesse scuole in funzione non selettiva ma cooperativa); contratto che, inoltre, faccia emergere (portando alla luce il lavoro sommerso) come l’orario docente sia in linea con l’orario dei docenti europei, mentre il salario è in realtà inferiore di un  terzo.

In allegato il materiale che è stato distribuito ai giornalisti presenti. In particolare, il documento con le nostre proposte e gli esiti della ricerca curata dalla FLC CGIL e dal Dipartimento politiche economiche della CGIL, dove si documenta ancora una volta come sia solo una favola la ricorrente idea che i docenti italiani lavorino meno dei colleghi europei.

Nonno, cos'è il sindacato?

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