Classi di concorso: iniziata l'analisi del provvedimento
Garantito il pieno rispetto della fase transitoria per docenti di ruolo e precari. Chiesto anche un incontro sul TFA.
Nel primo incontro sulle classi di concorso, dopo la riapertura del confronto con le organizzazioni sindacali, è stato analizzato il nuovo testo del Decreto. Anche questa proposta presentava elementi estranei e non garantiva la piena tutela dell'esistente.
Dopo un serrato confronto l'Amministrazione ha convenuto con le richieste di tutte le organizzazioni sindacali e si è impegnata a predisporre un testo corretto secondo quelle indicazioni.
I principi sui quali dovrebbe basarsi il nuovo Decreto sono il mantenimento, ai fini degli organici e delle assunzioni, delle attuali classi di concorso fino all'entrata a regime del nuovo sistema che potrà avvenire solo quando non vi saranno più titolari e inclusi nelle graduatorie ad esaurimento e dei concorsi per le vecchie classi di concorso.
Le nuove classi di concorso, sulle quali comunque è necessario un approfondimento nel merito viste le numerose omissioni ed errori, saranno utilizzate ai soli fini dei percorsi ordinari di formazione iniziale (Laurea magistrale/ diploma di II livello + TFA) e dei futuri concorsi, ai quali comunque potranno partecipare anche coloro che sono in possesso dell'abilitazione (o del solo titolo di studio nel caso sia stato acquisito entro i limiti temporali fissati dal DI 460/98) per una delle vecchie classi di concorso inclusa nelle nuove.
I TFA transitori (e di conseguenza anche quelli speciali) saranno attivati sulla base delle vecchie classi di concorso alle quali si potrà accedere con i titoli previsti dal DM 39/98 e dal DM 22/05 acquisiti o in corso di acquisizione entro l'anno accademico nel quale saranno attivati i primi percorsi ordinari di abilitazione per la nuova classe di concorso.
A titolo di esempio, se le vecchie classi di concorso A e B confluiscono nella nuova classe di concorso X e il primo percorso ordinario di formazione iniziale (Laurea magistrale/ diploma di II livello + TFA) per la classe X fosse attivato nell'a.a. 2014/15 si dovrebbe verificare la seguente situazione:
1) Tutti coloro che nell'a.a 2014/15 sono già in possesso del titolo di studio richiesto per l'accesso alle classi di concorso A o B (o siano iscritti in tale a.a alle corrispondenti Lauree magistrali o ai diplomi di II livello ovvero ai percorsi di laurea/diploma del vecchio ordinamento) mantengono titolo ad acquisire l'abilitazione con la sola frequenza del TFA.
2) Tutti coloro che sono in possesso dell'abilitazione per le classi di concorso A o B (o del solo titolo di studio nel caso sia stato acquisito entro i limiti temporali fissati dal DI 460/98) potranno partecipare ai futuri concorsi per la nuova classe X.
Sulla base di questo impianto, da verificare nella nuova stesura del testo del Decreto, è possibile iniziare la discussione anche nel merito delle tabelle, come attività istruttoria in attesa che il nuovo Governo e il nuovo Ministro assumano le necessarie scelte politiche.
E' stato convenuto di organizzare il lavoro istruttorio in 4 o 5 sedute tematiche nelle quali si affronti il merito delle tabelle per macroaree disciplinari.
E' stata affrontata anche complessa situazione degli attuali (e futuri) TFA che comunque si intrecciano strettamente con la revisione delle classi di concorso.
Tutte le organizzazioni sindacali hanno chiesto, e la proposta sarà formalizzata al Capo di Gabinetto, un immediato incontro anche con il Dipartimento per l'Università, che si è sempre negato al confronto, per affrontare in modo organico le situazioni ancora aperte (agibilità dei percorsi, diritto allo studio, redistribuzione di idonei verso le Università con meno aspiranti dei posti, ecc).
Solo al termine di tale confronto sarà possibile predisporre il calendario dei prossimi incontri tematici sulle classi di concorso.