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Comunicazione contratti scuola ai centri per l’impiego: intervenire tempestivamente per chiarire le modalità attuative

Occorre un tempestivo intervento da parte dei Ministeri competenti affinché si chiariscano definitivamente le modalità attuative dell’obbligo per le scuole di comunicazione ai centri per l’impiego dei rapporti di lavoro (comma 1180 legge Finanziaria 2007), rimuovendo le sanzioni comminate.

20/03/2007
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Risale a qualche giorno fa la richiesta unitaria di incontro al Ministero della Pubblica Istruzione per concordare modalità di attuazione, più funzionali ai tempi ed ai lavori della scuola autonoma, della norma della Finanziaria che prevede l’obbligo di comunicazione ai Centri per l’impiego dei contratti stipulati per rapporti di lavoro a tempo determinato.
La questione si è aperta a seguito dell’approvazione della legge Finanziaria che al comma 1180 ha previsto anche per le scuole ’obbligo della comunicazione ai Centri per l’impiego dei rapporti di lavoro subordinato ed autonomo instaurati.
Sin dall’inizio infatti eravamo consapevoli delle difficoltà che potevano derivare alle scuole dall’adempimento di procedure che avrebbero finito solo per aumentare i carichi di lavoro delle segreterie, pur condividendo lo spirito ed il senso di una norma finalizzata a combattere il lavoro nero in tutti i luoghi di lavoro.
Successivamente abbiamo ripetutamente sollecitato i Ministeri interessati, affinché la situazione fosse definitivamente chiarita, anche per evitare i rischi di sanzioni per un tardivo adempimento di obblighi le cui modalità attuative dovevano ancora essere concordate.
Purtroppo, a fronte di dichiarazioni verbali rassicuranti, nulla di formale è stato prodotto da parte dei due Ministeri e nel frattempo qualche ispettore del Lavoro, con uno zelo degno di miglior causa, ha provveduto a sanzionare alcuni dirigenti che erano in attesa di ricevere istruzioni più dettagliate e, come da noi richiesto, più rispondenti alle esigenze organizzative di una scuola su cui da tempo si stanno riversando procedure non sempre utili per il miglioramento del servizio.
Si tratta ora di intervenire definitivamente, rimuovendo nell’immediato le sanzioni comminate ed interrompendo uno stillicidio ed una pressione sulle scuole, di cui francamente sfuggono il senso e la necessità. Non è certo la scuola il principale soggetto istituzionale su cui svolgere l’importante ruolo ispettivo affinché le normative fiscali, previdenziali e civili in materia di lavoro siano rispettate.

Roma, 20 marzo 2007