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Contrattazione di scuola. Nulla è cambiato

Una nota del Direttore Generale dell'USR Toscana conferma che sono ancora in vigore le norme dell'ultimo Ccnl. Una precisazione che conferma la tesi della FLC e chiarisce il ruolo dei revisori dei conti

02/02/2011
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La nota del 31 gennaio 2011 del Direttore Generale dell’USR per la Toscana, richiamando la circolare Miur del 23 settembre 2010, conferma che continuano a trovare piena applicazione le norme contrattuali che individuano le materie oggetto di contrattazione sindacale a livello di istituzione scolastica.

La nota che viene trasmessa ai Dirigenti scolastici delle scuole capofila degli Ambiti Territoriali per il successivo inoltro ai Revisori dei Conti è opportuna considerato che in alcuni casi alle scuole sono stati indirizzati rilievi che hanno riguardato essenzialmente gli ambiti di competenza della contrattazione integrativa e la “mancata applicazione della premialità” al personale ATA. Si tratta quasi sempre di rilievi generici e del tutto estranei alla funzione dei revisori dei conti che l’art.40 bis del Dlgs 165/2001, così come modificato dal Dlgs 150/2009, limita al controllo della compatibilità dei costi della contrattazione collettiva integrativa con i vincoli di bilancio e con quelli derivanti dall’applicazione delle norme di legge.

Rilievi generici e non riferiti in modo puntuale all’ipotesi di contratto sottoposta al controllo non consentono alle parti  che hanno sottoscritto l’ipotesi di contratto di intervenire a modificare i punti contestati. Le risposte, che in diversi casi i dirigenti scolastici hanno dato ai revisori dei conti, hanno poi portato alla dichiarazione dell’assenza di incompatibilità relativamente ai costi con la conseguente possibilità di procedere alla definitiva sottoscrizione dei contratti.

È utile che il MIUR ricordi ai suoi uffici periferici i contenuti della circolare del 23 settembre 2010 e ribadisca la piena vigenza dell’art.6 del CCNL del comparto scuola. Lo abbiamo ricordato due giorni fa, in un incontro al Ministero convocato proprio per chiarire lo scompiglio provocato da una nota dell'Usr Veneto, confermando l’impegno della FLC CGIL a difesa del contratto e dei diritti dei lavoratori.