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Contributi alle scuole paritarie secondarie. Il Ministero ha individuato le scuole ammesse al finanziamento per il 2006

Si tratta di contributi di partecipazione alle spese dei progetti “mirati all’elevazione dei livelli di qualità delle attività educative, coerenti anche con i processi innovativi in atto nel sistema scolastico nazionale”. Vista la finalizzazione delle risorse forse era il caso di attendere l’insediamento del nuovo Ministro.

07/06/2006
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Quella di assegnare i contributi alle scuole paritarie secondarie per la realizzazione dei cosiddetti progetti di cui alla C. M. 31 del 29 marzo 2006 può, apparentemente, sembrare un semplice adempimento burocratico, invece rappresenta una discutibile scelta politica.

A tempo di record l’apposita commissione ha approvato la specifica graduatoria e con altrettanta celerità il MIUR, con D. D. G. n. 13 del 2 maggio 2006 , ha reso noto l’elenco degli istituti secondari paritari di I e II grado, con i relativi riparti, ai quali è stato concesso un contributo per il finanziamento di progetti presentati ai sensi del D.M. n. 27 dell’11 febbraio 2005.

L’ammontare complessivo del finanziamento è stato individuato dalla ricordata circolare in 7.000.000,00 di euro, ascritti nel piano di riparto al capitolo di bilancio “ex3692”. Viene, pertanto, confermato lo stanziamento contemplato nell’esercizio finanziario del 2005.

In quell’ anno tali somme furono incrementate - C.M. 75 del 27/9/2005 - con la conseguente ammissione al contributo di ulteriori progetti.

Va, inoltre, ricordato che queste risorse, già previste negli specifici capitoli di bilancio, sono state oggetto, sempre nel 2005, da parte del ministro Moratti di un intervento che ne ha trasformato la qualificazione (da “sovvenzione” a “contributo di partecipazione alle spese”) e le finalità, esplicitamente collegate a sostenere i processi di controriforma da attuarsi nelle scuole secondarie paritarie.

Vista la finalità dei finanziamenti sarebbe stato opportuno che l’Amministrazione avesse proceduto con la dovuta accortezza nell’attribuzione delle risorse rinviando di qualche giorno l’emanazione del decreto direttoriale per consentire al nuovo Ministro una pur minima valutazione della materia.

Si sono, invece, voluti consolidare i “benefici” concessi dalla Moratti a favore delle scuole paritarie, mettendo, così, il nuovo Ministro davanti al dato di fatto e scongiurando qualsiasi eventuale richiesta di verifica e/o di revisione del dispositivo.

In ogni caso auspichiamo che il nuovo Ministro metta in essere tutte quelle iniziative necessarie per verificare la qualità dei progetti e soprattutto accertare se le scuole interessate rispettino le norme previste dalla legge di parità con particolare riferimento alla applicazione al personale dei CCNL di categoria.

Roma, 7 giugno 2006