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Dalla Camera: un finto concorso riservato, una vera sanatoria. E tante reggenze

Apprendiamo che sono stati approvati dalla Camera dei deputati con i voti della maggioranza una sanatoria vera di coloro che senza titolo hanno partecipato per via giurisdizionale al concorso riservato ai Presidi Incaricati triennalisti e un concorso finto rinviato al 2006 riservato ai Presidi Incaricati.

18/03/2005
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Apprendiamo che sono stati approvati dalla Camera dei deputati con i voti della maggioranza una sanatoria vera di coloro che senza titolo hanno partecipato per via giurisdizionale al concorso riservato ai Presidi Incaricati triennalisti e un concorso finto rinviato al 2006 riservato ai Presidi Incaricati. Con un corollario di blocco degli incarichi di presidenza dal 2006-2007, un conseguente dilagare delle reggenze e possibile ristrutturazione-riduzione, tramite accorpamento, delle istituzioni scolastiche.
Infatti alla Camera sono stati approvati gli emendamenti proposti dalla maggioranza su cui abbiamo espresso unitariamente il nostro giudizio negativo anche nella manifestazione a Roma del 9 marzo.
Se il Decreto n. 7 del 31 gennaio sarà approvato definitivamente nei prossimi giorni, di tutto il polverone elettorale sollevato dalla maggioranza parlamentare rimarrà certamente nell’immediato la sanatoria dei riservatari. Ma quel che ancora rimarrà di pesantemente negativo per il sistema scolastico italiano, già sfiancato e debilitato dalle controriforme morattiane, saranno le reggenze. Non è difficile prevedere, infatti, che a causa dei numerosi vincoli posti dalla legge e a causa dell’impossibilità, già riconosciuta dalla Corte costituzionale, di destinare tutti i posti disponibili ad una sola categoria tagliando fuori i docenti, quel concorso difficilmente sarà svolto nel 2006. Resteranno così le reggenze e sarà così più facile procedere alla riduzione delle unità scolastiche secondo il disegno originario del Ministro Moratti certificato da una sua lettera dell’agosto 2001 all’allora collega Tremonti. Nel frattempo i Presidi Incaricati parteciperanno al concorso ordinario e salterà quella possibilità che era stata offerta da alcuni emendamenti, che molti Presidi Incaricati hanno appoggiato e che noi condividevamo, di far svolgere un contestuale riservato, sui posti reali ripartiti al 50% coi docenti e senza bloccare gli incarichi di Presidenza.
Il Decreto ora passa al Senato.

Roma 18 marzo 2005