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Decreto sul secondo ciclo: la convocazione del Ministro

Pubblichiamo la lettera con la quale il Ministro ci ha convocati per un incontro di confronto sugli atti predisposti da “oltre duecentocinquanta esperti di diversa estrazione culturale e professionale e l’impegno della struttura ministeriale”

04/01/2005
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Di seguito pubblichiamo la lettera con la quale il Ministro ci ha convocati per un incontro di confronto sugli atti predisposti da “oltre duecentocinquanta esperti di diversa estrazione culturale e professionale e l’impegno della struttura ministeriale”, le cui identità continuano ad essere misteriose. Ma ora, forse, è giunto il momento della verità e conosceremo, in via ufficiale, l’esito del loro lavoro.

E’, questo, il decreto per antonomasia, visto che, per quanto attiene al secondo ciclo, la legge 53/03 prevede un’impostazione profondamente diversa da quella dell’attuale scuola secondaria superiore che travalica i puri confini scolastici. In tal senso è importante acquisire anche il punto di vista confederale, come lo stesso Ministro ha stabilito invitando agli incontri le strutture confederali, viste le implicazioni sul terreno del lavoro e della formazione professionale. Sarebbe stato gradito conoscere in tempo reale i termini del dibattito che sicuramente ha attraversato il lavoro degli esperti: ciò avrebbe consentito di allargare il confronto al di fuori della ristretta cerchia degli esperti e forse consentito un contributo più proficuo rispetto a quello che si potrà dare ora, in tempi decisamente ristretti ed in tutti i casi poco discusso fra il vasto mondo degli addetti ai lavori.

Da parte nostra, abbiamo, in più occasioni pubbliche, rappresentato la nostra idea di scuola superiore, confrontandoci anche con chi ha un’idea diversa:

Siamo, quindi pronti all’incontro con il Ministro ed in quell’occasione non faremo mancare il nostro contributo di merito, che abbiamo fin qui evitato di esprimere sui testi ufficiosi in circolazione. Lavoreremo in questi giorni insieme a Cisl e Uil, affinché si possa addivenire ad un contributo che si muova unitariamente verso un obiettivo condiviso. Così come siamo pronti a confrontarci con tutti i soggetti che vogliono insieme a noi rappresentare un’idea diversa, alternativa di scuola. In fondo è per questa ragione che siamo da sempre seduti al Tavolo “Fermiamo la Moratti”, con associazioni, partiti e movimenti. proposta
Ed è per questa ragione che il 19 Ottobre scorso abbiamo presentato la nostra proposta programmatica che più in generale affronta le problematiche su scuola, Università e ricerca.

Roma, 4 gennaio 2005

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Testo della lettera

Roma, 20 dicembre 2004

Egregio Segretario Generale

la legge 53/2003 – art.2 lettera g) – prevede che siano definite le norme generali relative al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione e i conseguenti piani di studio.
Si tratta di atti la cui predisposizione ha visto la partecipazione di oltre duecentocinquanta esperti di diversa estrazione culturale e professionale e l’impegno della struttura ministeriale, la quale ha esaminato la realizzabilità delle proposte dal punto di vista strutturale e organizzativo.
Prima che i documenti possano iniziare il loro articolato percorso di formazione, secondo un metodo che ho assunto come principio ispiratore della mia azione, è mio intendimento proseguire nel percorso di coinvolgimento e di ascolto di quanti a vario titolo sono interessati al rinnovamento della scuola.
A tal fine ho ritenuto opportuno programmare una serie di incontri per promuovere momenti di confronto e occasioni di suggerimenti e di riflessioni utili al successivo iter dei provvedimenti di attuazione della delega.
In tale contesto La invito a partecipare all’incontro indetto per il giorno 13 gennaio 2005 alle ore 9,00 presso questo ministero, Sala delle Conferenze, piazzale Kennedy, 20.
Confido nella Sua presenza e nella Sua preziosa collaborazione e, ringraziandoLa fin d’ora, Le porgo i miei più cordiali saluti.

Letizia Moratti