Digitalizzazione degli appalti pubblici. Scuole paralizzate per l’impossibilità di richiedere un CIG tramite piattaforma certificata “acquistinretepa” (MEPA – Consip)
La FLC CGIL sollecita il ministero ad aprire un tavolo di confronto sindacale. Urge un’immediata semplificazione per non escludere dal mercato i piccoli fornitori
Dopo l’entrata in vigore dei nuovi obblighi previsti dal Codice dei contratti pubblici sulla digitalizzazione del ciclo dei contratti le scuole non riescono a portare avanti le procedure per gli acquisti. Dal 1° gennaio 2024 tutte le fasi del ciclo di vita dei contratti, nelle Pubbliche Amministrazioni, comprese le scuole, prevedono che la richiesta e la gestione del CIG avvenga in modalità integrata con la Piattaforma dei Contratti Pubblici di Anac. Tali disposizioni stanno paralizzando il lavoro nelle segreterie scolastiche per le lungaggini delle procedure in un momento nel quale le scuole sono impegnate a portare avanti la gestione complessa dei progetti legati al PNRR. Si segnalano inoltre in questi giorni blocchi e rallentamenti delle piattaforme dedicate che non consentono di portare a termine neanche le procedure avviate. La situazione determinatasi oltre a creare un danno determina un aggravio sensibile delle attività amministrative delle scuole già oberate da pesanti carichi di lavoro.
Riteniamo assolutamente ingiustificato nonché spoporzionato il ricorso a tali procedure complesse rispetto all’esiguità degli affidamenti al di sotto dei 10.000 euro che nella scuola risultano di gran lunga maggioritari.
Sollecitiamo il Ministero ad aprire un tavolo di confronto sindacale come da impegni presi durante l’incontro del 6 dicembre scorso. Le scuole stanno vivendo giorni di autentica disperazione. Urge una immediata semplificazione delle procedure anche al fine di non escludere dal mercato i piccoli fornitori e porre fine a questa follia.