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Dirigenti e direttori: rompiamo le catene

Dopo il sit-in di protesta una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal Sottosegretario Rossi Doria e dal Capo di Gabinetto del Ministro. Apertura immediata di due tavoli tecnici su finanziamenti e dimensionamento della rete scolastica. Finalmente i problemi di gestione delle scuole ricevono un ascolto e un'attenzione consapevole. In arrivo un provvedimento cancella multe.

11/05/2012
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Il presidio che si è tenuto oggi, 11 maggio, nello spazio antistante il MIUR, ha avuto come protagonisti principali i soggetti che sono chiamati a gestire le istituzioni scolastiche, dirigenti scolastici e direttori dei servizi; hanno rivendicato il ripristino di condizioni necessarie al funzionamento del servizio d'istruzione con certezza di risorse, stabilità dell'organizzazione, sostegno alle scelte necessarie all'autonomia scolastica. Comprimari di questa battaglia tutti i lavoratori, gli studenti e i genitori perché la governance delle scuole riguarda anche loro. Vai ai nostri click.

dirigenti-in-cateneQuesta è la seconda volta in tre anni che la FLC CGIL fa un presidio davanti al MIUR per reclamare finanziamenti pubblici adeguati all'offerta formativa e denunciare la difficile gestione quotidiana che dirigenti e direttori debbono affrontare ogni giorno; costretti ai salti mortali e a mettere continuamente toppe ai buchi finanziari per garantire un minimo di funzionalità alle scuole.

L'incatenamento simbolico di dirigenti e direttori da protesta si fa proposta con i dieci provvedimenti che la FLC CGIL ha indicato in un documento: idee concrete e realizzabili da subito e a costo quasi zero. Atti semplici ma importanti per "salvare" la scuola in "dieci mosse".

Dopo circa un’ora di presidio una piccola delegazione di dirigenti e direttori insieme al coordinatore dei presidenti dei consigli di Istituto della provincia di Bologna e a Domenico Pantaleo, Segretario genelare FLC CGIL, è stata ricevuta dal Sottosegretario Rossi Doria e dal Capo di Gabinetto del Ministro dott. Fiorentino.
Il sottosegretario rivolgendosi ai Dirigenti e Direttori ha detto: voi siete pezzi importanti dell'amministrazione, da parte del Ministro c’è la massima attenzione ai problemi che ci state rappresentando.

Le risposte del MIUR (in corsivo) alle 10 proposte della FLC CGIL

1) Dotazione finanziaria certa e nei tempi giusti.
Sono allo studio del Ministro le necessarie soluzioni per dare certezza e tempestività dei finanziamenti. C’è la volontà politica di rivedere, all’interno delle linee guida che saranno emanate in applicazione dell’art. 50 del decreto sulle semplificazioni, le procedure per l'erogazione dei finanziamenti riportando ad unico canale i molteplici fondi che arrivano alle scuole per vie diverse.

2) Recupero crediti: il MIUR deve finalmente rifondere alle scuole le somme dovute.
Tutti i residui attivi coperti da altrettanti residui passivi saranno restituiti.

3) Vanno cancellate le multe che le scuole hanno subito per fare fronte agli obblighi del MIUR.
Il prossimo Consiglio dei ministri varerà un provvedimento legislativo per cancellare le multe.

4) C’è bisogno di investimenti. La spending review non può essere un ennesimo taglio. La scuola ne ha subiti troppi.
Gli eventuali risparmi derivanti dalla spending review saranno reinvestiti nel sistema scuola. Durante l’estate partirà una prima campagna di ordinaria manutenzione delle scuole.

5) I fondi contrattuali devono rimanere alle scuole.
La disponibilità degli avanzi del fondo di istituto sarà assicurata alle scuole. Sono allo studio del Ministero soluzioni per superare i problemi della scarsa efficienza dei sistemi tecnici che ritarda il riconoscimento delle economie.

6) Cancellare il cedolino unico e aggiornare il regolamento di contabilità.
La cancellazione del cedolino unico è di difficile realizzazione perché prevista da una legge finanziaria. Tuttavia il ministero farà tutti gli sforzi possibili per migliorarne la gestione.

7) Questo dimensionamento è sbagliato: crea scuole ingestibili perché troppo grandi o le lascia senza dirigenti e direttori perché con meno di 600 alunni. Vogliamo scuole a dimensione di alunno.
Sarà aperto un tavolo tecnico, a partire dalla prossima settimana, con la Direzione del personale per limitare al massimo gli effetti negativi sul personale del processo di riorganizzazione “ereditato” dal precedente governo .

8) Il lavoro va pagato, dalle ore eccedenti dei docenti che sostituiscono i colleghi assenti allesupplenze, alle indennità per funzioni superiori e per reggenza.
È stato riconosciuto che le supplenze dovrebbero essere pagate direttamente dal MEF e che le ore eccedenti dovrebbero seguire la stessa procedura; in tal senso ha avviato una interlocuzione con il MEF. Relativamente alle indennità di funzioni superiori il MIUR ha continuato a rispondere che mancano al momento le disponibilità finanziarie necessarie.

9) Le supplenze sono alla base dei livelli essenziali delle prestazioni. Le scuole hanno diritto al ristoro completo delle spese sostenute.
Questa spesa verrà ristorata sulla base delle reali necessità. Il linguaggio usato finora dalla direzione del Bilancio per comunicare con le scuole verrà semplificato al fine di supportare al meglio il lavoro di dirigenti e direttori.

10) Liberare le scuole dalle molestie burocratiche, rispettando la loro prevalente missione educativa.
Verranno censite tutte le procedure che costituiscono una molestia burocratica per segreterie, docenti e famiglie al fine di ricondurre alle scuole solo ciò che ha stretta attinenza con l’erogazione del servizio.

Le nostre valutazioni: primi risultati positivi e impegni concreti

Abbiamo ottenuto:

  • risposte immediate su alcuni problemi scottanti. Vedi multe ai dirigenti.
  • garanzia sul ripristino della trasparenza nelle assegnazioni
  • apertura immediata di due tavoli tecnici su finanziamenti e organizzazione, temi da sempre cari alla FLC CGIL. In quella sede porteremo avanti con determinazione alcune battaglie storiche. Vedi ad esempio l’impegno del MIUR a rifondere alle scuole le somme dovute.

La nostra insistenza nel dare voce ai bisogni delle scuole autonome continua a dare buoni frutti. Sono anni che ci battiamo, senza mai stancarci, rivendicando finanziamenti pubblici all’offerta formativa e rispetto per chi lavora e si assume le sue responsabilità.

Il sit-in di oggi è stato molto importante per lanciare un'altro grido di allarme circa l'impossibilità della scuola di sopportare ulteriori tagli.

Terremo alta l'attenzione e la mobilitazione perché siano riconosciuti e risolti i problemi grandi e piccoli che affliggono la scuola pubblica.