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Dirigenti scolastici: il ministero illustra il decreto sulla redazione congiunta del DVR e riapre il confronto sulle fasce di complessità

Molte le perplessità della FLC CGIL sul testo, necessaria una riformulazione che precisi le competenze in capo ai dirigenti. Sollecitata l’accelerazione del confronto sulle fasce e la proiezione delle ricadute sulla retribuzione dei dirigenti.

23/03/2022
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Oggi, 23 marzo, si è svolto un incontro in videoconferenza tra le organizzioni sindacali rappresentative dell’Area della dirigenza scolastica e il Ministero dell’istruzione, finalizzato all’esame della bozza di decreto previsto dall’art. 18, comma 3.2, del Dlvo 81/2008 e alla ripresa del confronto sui criteri di determinazione delle fasce di complessità connesse alla retribuzione di parte variabile dei dirigenti scolastici.

Per l’amministrazione erano presenti il dott. Filippo Serra, direttore generale della DG per il personale scolastico e il dott. Iacopo Greco, Capo Dipartimento risorse umane e finanziarie unitamente alla nuova direttrice generale della DG per le risorse umane e finanziarie dott.ssa Antonella Tozza.

In apertura dell’incontro è stata illustrata dall’amministrazione la bozza di decreto relativo alle modalità di valutazione congiunta dei rischi connessi agli edifici scolastici prevista dalle modifiche apportate al D.Lvo 81/2008 – Testo Unico in materia di salute e sicurezza – dalla legge 215/2021 di conversione del dl 146/202.

Tali modifiche prevedono tra l’altro che: la valutazione dei rischi strutturali degli edifici e l'individuazione delle misure necessarie a prevenirli siano di esclusiva competenza dell'amministrazione tenuta alla loro fornitura, che il Documento di Valutazione dei rischi (DVR) degli edifici scolastici sia redatto congiuntamente dal dirigente scolastico e dall’amministrazione competente e che Il Ministro dell'istruzione stabilisca con un proprio decreto, di concerto con il Ministro del lavoro e  sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, le modalità di valutazione congiunta dei rischi connessi agli edifici scolastici.

Si tratta evidentemente di una novità molto significativa che riprende le numerose proposte di modifica del Testo Unico volte a definire con maggiore chiarezza le responsabilità dei dirigenti scolastici, come più volte richiesto dalla FLC CGIL, unitamente alla CISL Scuola, UIL scuola RUA e SNALS Confsal, a sostegno delle proposte di legge presentate anche nella precedente legislatura nelle competenti commissioni parlamentari  ma mai giunte in aula per l’approvazione.

Nel nostro intervento abbiamo rilevato come per la FLC CGIL il testo del decreto, già inviato alle OO.SS. in vista dell’incontro, presenti alcune incongruenze rispetto alle indicazioni presenti nella  legge che distingue nettamente e inequivocabilmente gli obblighi in capo all’Ente competente (competenza esclusiva in merito alla valutazione dei rischi strutturali degli edifici) e affida al Ministro dell’Istruzione il compito di definire le modalità di redazione congiunta del documento di valutazione dei rischi (DVR).

La bozza di decreto prevede invece una valutazione congiunta dei rischi, senza alcuna distinzione tra valutazione dei rischi strutturali e valutazione dei rischi di esercizio, attraverso la descrizione di  un iter che vede nel dirigente scolastico l’unico responsabile di tutta la procedura e il soggetto che, in caso di inerzia dell’Ente competente, è chiamato a procedere autonomamente, anche per la valutazione delle parti strutturali che la legge assegna invece all’Ente.

Abbiamo perciò chiesto una revisione complessiva del testo che lo renda più aderente al dettato normativo e precisi in modo chiaro le competenze in capo al dirigente scolastico e quelle escluse dalla sua diretta responsabilità, riservandoci di inviare nei prossimi giorni più puntuali osservazioni sui singoli articoli, come espressamente richiesto anche dall’amministrazione.

Quanto al confronto sulle fasce di complessità delle scuole, il dott. Serra  ha comunicato la ripresa degli incontri, sospesi su richiesta delle organizzazioni sindacali, sollecitando le OO.SS. presenti  a formulare loro proposte e  ribadendo la più ampia disponibilità dell’amministrazione a concludere il confronto in tempi brevi.

Nel nostro intervento, dopo aver espresso soddisfazione per l’accoglimento della richiesta di coinvolgimento delle due direzioni generali del personale e delle risorse finanziarie nel confronto sulle fasce,  abbiamo  preliminarmente precisato che l’esigenza di sospendere il confronto  era scaturita dalla necessità di conoscere le risorse stanziate nella Legge di Bilancio 2022 per il FUN dei dirigenti scolastici e di verificare che il passaggio alle fasce nazionali, previsto dal CCNL dell’Area Istruzione e Ricerca 2019, non provocasse l’arretramento delle retribuzioni dei dirigenti scolastici, tenuto anche conto dell’estrema variabilità delle retribuzioni di posizione parte variabile attualmente percepite nelle diverse regioni.

Quanto al merito della proposta formulata nel corso dei precedenti incontri dall’amministrazione, abbiamo richiamato le perplessità già espresse sulle modalità con cui è stata definita la consistenza numerica delle scuole nelle diverse fasce e abbiamo chiesto che il confronto riparta dall’individuazione del numero delle fasce, della percentuale di scuole da inserire in ciascuna fascia e che successivamente, attraverso l’applicazione dei punteggi attribuiti agli indicatori delle tabelle elaborate dall’amministrazione,  si individui l’appartenenza di ciascuna scuola alla fascia corrispondente.

Abbiamo perciò  ribadito che tutta l’operazione dovrà essere condotta contestualmente all’individuazione delle risorse del FUN relativo all’a.s. 2022/2023 che abbiamo chiesto all’amministrazione di quantificare, anche in via provvisoria,  per poter proseguire il confronto.

Quanto alle scelte che si renderanno necessarie per la definizione delle retribuzioni di parte variabile, abbiamo confermato di ritenere più equa la suddivisione in tre fasce e l’individuazione di rapporti che non accentuino eccessivamente la differenza tra le retribuzioni dei dirigenti scolastici.

Abbiamo infine sottolineato l’estrema criticità della situazione retributiva dei dirigenti scolastici che vede ancora da avviare la trattativa per  ben tre annualità, 2019/20, 2020/21 e 2021/22, riservate alla competenza della contrattazione integrativa regionale dalla legge di bilancio 2022, e sollecitato l’intervento dell’amministrazione centrale per velocizzare la certificazione dei relativi FUN e la conclusione delle contrattazioni.

Al termine dell’incontro il dott. Iacopo Greco e la dott.ssa Tozza hanno informato i presenti dell’avvenuta registrazione del FUN 2019/2020 da parte degli organi di controllo (UCB),   dell’avvenuta predisposizione e trasmissione all’UCB del FUN 2020/21 e dell’imminente predisposizione del FUN 2021/22, fornendo la disponibilità dei loro uffici a predisporre  in tempi brevi una simulazione degli effetti retributivi delle nuove fasce di complessità.

A margine dell’incontro, tutte le OO.SS. presenti hanno sollecitato una convocazione urgente sull’Atto di indirizzo sulla mobilità dei dirigenti scolastici.

Continueremo a seguire gli sviluppi del tavolo di confronto sulle fasce e sul  decreto ministeriale sulla sicurezza, dandone tempestiva informazione ai dirigenti scolastici.