Dotazioni organiche dirigenti scolastici a.s. 2022/2023: informativa al ministero
Diminuisce il numero complessivo delle scuole e aumentano le sottodimensionate. Di nuovo annullati gli effetti dell’emendamento sul dimensionamento che non aumenterà i posti in organico. Fermo dissenso della FLC CGIL sulle modalità di calcolo delle percentuali per la mobilità interregionale.
Si è svolto mercoledì 20 aprile, in videoconferenza, l’incontro tra il Ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali rappresentative della dirigenza scolastica per l’informativa sul decreto relativo all’organico dei dirigenti scolastici per l’a.s. 2022/2023.
Per l’amministrazione era presente il dott. Filippo Serra, direttore generale della Direzione per il Personale Scolastico, che ha illustrato i dati presenti nella tabella allegata alla bozza di decreto, informando che, al momento, sono stati comunicati dagli USR 340 pensionamenti del personale dirigente scolastico.
Dal confronto dei dati relativi all’a.s. 2022/23 con quelli dell’a.s. in corso, emerge che le istituzioni scolastiche funzionanti il prossimo anno saranno 8.007, a fronte delle 8.029 dello scorso anno, con un decremento di 22 scuole.
Analizzando nel dettaglio i dati contenuti nella tabella, sono però solo 7517 le istituzioni cosiddette “normodimensionate”, cioè quelle a cui possono essere preposti un dirigente scolastico e un DSGA titolari, a fronte delle 7646 dell’anno precedente, con un decremento del numero dei dirigenti scolastici in organico di ben 129 unità.
Dalla tabella, ancora provvisoria, emerge inoltre che, ai fini della definizione dei posti di dirigenti scolastici in organico, non sono state considerate le 469 scuole con un numero di alunni tra 500 e 600 che la legge di bilancio 2022 (legge 30 dicembre 2021, n. 234) ha reso dimensionate per il biennio 2022/2023 e 2023/24, dopo che la precedente legge di bilancio 2021 (legge 30 dicembre 2020, n. 178) ne aveva previsto il dimensionamento per il solo a.s. 2021/2022. Si legge infatti nelle premesse del decreto che a queste istituzioni scolastiche non potranno essere assegnati dirigenti scolastici titolari perché nella relazione tecnica allegata alla legge di bilancio è indicato che da quella disposizione non sarebbe derivato l’incremento delle facoltà assunzionali.
Si ripete dunque lo stesso copione dello scorso anno, con l’aggravante dei numeri che crescono di anno in anno e che rischiano di riportare le reggenze a livelli insostenibili, mentre ci sono ancora 501 vincitori nella graduatoria nazionale del concorso 2017 e 52 in quella del concorso regionale 2011 Campania che aspettano di essere assunti e ancora non si è trovata una soluzione definitiva al problema dei tantissimi dirigenti scolastici assunti in regione diversa da quella di residenza.
Nel nostro intervento abbiamo sottolineato le gravi responsabilità dell’amministrazione che, dopo aver dichiarato lo scorso anno l’impossibilità di disattendere le indicazioni presenti nella relazione alla legge di bilancio 2021, ha consentito che l’emendamento sul dimensionamento scolastico approvato nella legge di bilancio 2022 venisse vanificato per la seconda volta dalla relazione tecnica che ne annulla di fatto gli effetti, rendendo inutile lo stanziamento di più di 123 milioni di euro che non potranno mai essere utilizzati.
Abbiamo inoltre espresso il profondo dissenso della FLC CGIL sulla ulteriore disposizione, presente nella bozza di decreto, che estende il contenuto della relazione tecnica anche alla mobilità interregionale, impedendo che 469 istituzioni scolastiche siano utilizzate per la definizione del contingente dei posti per la mobilità interregionale. Si tratta di ben 281 mobilità negate, visto che per il prossimo triennio la percentuale dei posti disponibili riguarderà il 60% dei posti vacanti in ciascuna regione, come previsto dalla legge 25/2022 di conversione del decreto legge 4/2022.
Per questo abbiamo formalmente chiesto all’amministrazione di eliminare dalla premessa del decreto il riferimento all’estensione del contenuto della relazione tecnica alla mobilità interregionale, perché non corrisponde ad una indicazione della legge, non determina aumento delle facoltà assunzionali e appare inutilmente punitiva nei confronti delle legittime aspirazioni di tanti dirigenti scolastici a rientrare nelle regioni di provenienza.
L’amministrazione si è riservata di valutare le richieste formulate nel corso dell’incontro e ha informato i presenti di una successiva informativa sulla nota ministeriale per l’avvio delle operazioni di mobilità e di attribuzione degli incarichi ai dirigenti scolastici per l’.s. 2022/2023.
Continueremo a seguire la situazione anche ai tavoli regionali per poter fornire al più presto a tutti gli interessati dati certi sul numero dei posti disponibili in ciascuna regione per le operazioni di mobilità e di assunzione.