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Fondo unico nazionale dei dirigenti scolastici: ancora lontano il riallineamento delle retribuzioni

Necessario per la FLC CGIL tutelare l’integrità delle retribuzioni e delle indennità di reggenza spettanti ai dirigenti scolastici. Richiesta una regia unica per le relazioni sindacali sulla parte economica.

01/03/2022
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Si è svolto nella mattinata del 28 febbraio, in videoconferenza, l’incontro tra il Direttore Generale del Dipartimento Risorse Umane e Finanziarie Jacopo Greco e le organizzazioni sindacali rappresentative dell’area della dirigenza per un aggiornamento sulla situazione del FUN dei dirigenti scolastici, anche a   seguito delle risorse stanziate dalla legge di bilancio 2022.

Il DG ha informato i sindacati che, dopo un ulteriore rilievo sul decreto predisposto dal MI, si attende ancora il visto degli organi di controllo al FUN 2019/2020, al fine della successiva trasmissione agli USR per l’apertura delle trattative sui CIR 2019/2020. Ha inoltre comunicato che i CIR relativi agli aa.ss. 2017/2018 e 2018/2019 risultano  firmati in quasi in tutte le regioni.

Nel nostro intervento  abbiamo sottolineato l’estrema gravità della situazione relativa al FUN della dirigenza scolastica la cui definizione, secondo quanto indicato dall’art. 25 del CCNL Area V ancora vigente, dovrebbe essere effettuata entro il 31 luglio di ciascun anno ma sta accumulando un enorme ritardo che determina una violazione del diritto dei dirigenti scolastici ad una retribuzione certa e tempestiva e al pagamento degli incarichi obbligatori di reggenza effettuati.

Abbiamo perciò sollecitato un impegno formale del ministero a promuovere urgentemente una conferenza dei servizi con i competenti uffici del MEF,  per definire modalità condivise di certificazione e applicazione degli importi del FUN relativi all’intero  triennio 2019/20 - 2021/22, rimasto di competenza degli USR, per consentire il tempestivo riallineamento delle annualità del FUN, la rapida conclusione presso gli USR delle trattative per la firma dei CIR di riferimento e la definizione entro il 31 luglio 2022 del FUN 2022/2023, necessaria per regolare le materie oggetto di confronto e contrattazione a livello nazionale su fasce di complessità, criteri di riparto del FUN e di determinazione della retribuzione di risultato.

A tale proposito, al fine di evitare ulteriori ritardi, abbiamo chiesto che le relazioni sindacali sul complesso delle suddette materie siano riunificate in un unico tavolo contrattuale e con un’unica regia da parte dell’amministrazione.

Abbiamo infine denunciato la situazione insostenibile delle centinaia dei dirigenti scolastici assunti dal 2017 per effetto della procedura di interregionalità e dei vincitori dell’ultimo concorso che, in molte regioni, continuano ad essere privati della retribuzione di posizione parte variabile (importo medio di circa 13.000,00 euro annui!) perché alcuni direttori generali degli USR, in attesa della firma dei CIR per gli anni di riferimento, non ritengono opportuno e prudente  applicare l’ultrattività del contratto 2016/2017 e interpretano l’invito ad adempiere,  arrivato dal Ministero con la nota 29320/21 sollecitata dai sindacati, come possibilità di elargire “acconti” una tantum che, a nostro avviso, oltre a rappresentare una violazione del diritto ad una retribuzione adeguata al lavoro svolto, mortificano e offendono la professionalità dei dirigenti scolastici, spesso lontani dalle loro regioni di residenza e con ingenti spese da sostenere.

Nelle sue conclusioni il dott. Greco ha condiviso l’esigenza di un tempestivo riallineamento del FUN e  si è impegnato a predisporre  le  bozze di decreto relative agli aa.ss. 2020/2021 e 2021/2022, per darne informativa ai sindacati in un prossimo incontro che sarà convocato a streto giro.

Continueremo a sollecitare l’amministrazione per una rapida conclusione della contrattazione integrativa sulla parte economica del CCNL e del confronto sulle fasce di complessità,  per tutelare il diritto dei dirigenti scolastici all’adeguamento degli stipendi e delle indennità spettanti e continueremo a sostenere anche  in sede legale il diritto dei dirigenti scolastici all’integrità della retribuzione.