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Linee guida sulla “chiamata diretta” dei docenti: la solitudine dei dirigenti scolastici

Gli inutili “suggerimenti” del MIUR. Un compito gravoso per i dirigenti scolastici che dovranno operare con tempi strozzati e con l’inevitabile ostilità dei sindacati nei confronti di un meccanismo non condiviso.

21/07/2016
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Apprendiamo dall’informativa ricevuta presso il MIUR dai sindacati rappresentativi della scuola che sono in preparazione delle linee guida o indicazioni operative sulla procedura da seguire nell’assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole.

La nostra scheda di sintesi

Emerge un dato preoccupante per le responsabilità che i dirigenti scolastici si devono assumere nel quadro di un contesto non condiviso dalle parti sociali a cui si aggiungono elementi di disfunzionalità legati al contesto del momento (vedi questione esubero docenti delle superiori).

Infatti, qualora le indicazioni non abbiano carattere di direttiva, ma assumano solo la caratteristica del suggerimento, si verrà a determinare una situazione totalmente deregolamentata ed inevitabilmente esposta alle impugnative e a ricorsi, sul piano della procedura, sul piano del merito, sul piano del rispetto delle norme di tutela del lavoratore, sul piano dell’imparzialità dell’amministrazione e della trasparenza.

Se, allo stato delle informazioni, si opera in una situazione in cui:

  • il curriculum docente può essere o non essere presentato e può essere libero e non secondo parametri definiti
  • i tempi dell’esame dei curricula, degli eventuali colloqui e della proposta di incarico è di soli 4/5 giorni dall’invio delle autocandidature dei docenti
  • il tutto avviene nel mese di agosto quando le segreterie sono necessariamente sguarnite (perché non sono stati prolungati i contratti dei supplenti o perché banalmente e inevitabilmente il personale sta fruendo del diritto alle ferie)

quali garanzie e tutele avranno i dirigenti scolastici rispetto ad un contenzioso annunciato per non aver voluto trovare una soluzione condivisa con le parti sociali?
E non abbiamo parlato, per senso di pudore e di responsabilità, delle ferie cui anche il dirigente scolastico ha diritto.

Valuteremo nel merito le indicazioni quando saranno emanate nella loro forma definitiva. Ma già da ora possiamo dire che così certamente non va.

Del resto, fin da subito, ancor prima che iniziasse la trattativa di merito, avevamo proposto il rinvio della nuova procedura all’anno scolastico 2017/2018, per lavorare ad una soluzione più ragionata e condivisa, non esposta alle insidie della confusione e della fretta che saranno causa di contenzioso e di rischio per l’inizio regolare dell’anno scolastico.
Appena saranno rese note le linee guida torneremo con maggiore  puntualità sull’argomento anche per le implicazioni che le stesse avranno sul versante della trasparenza.

Nonno, cos'è il sindacato?

Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

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