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Disegno di legge in materia di sostegno didattico agli alunni con disabilità per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca: la FLC CGIL in audizione alla Camera

La FLC CGIL, in audizione in VII Commissione della Camera sul DDL n.1902, ha espresso la propria contrarietà a proposte demagogiche, non risolutive e non adatte a rispondere alla complessità dei bisogni del settore.

19/06/2024
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Martedì 18 giugno, la FLC CGIL è stata audita dalla Commissione VII della Camera sul Disegno di legge n. 1902 recante “Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca”.

La FLC CGIL ribadisce la propria contrarietà rispetto alle proposte contenute negli articoli 6 e 7 per affrontare il problema della carenza di docenti specializzati sul sostegno e il ritardo nelle procedure di riconoscimento dei titoli di specializzazione acquisiti all’estero: affidare a Indire il compito della specializzazione dei precari che abbiano esperienza di insegnamento nel settore e il condono dei titoli acquisiti all’estero.

Il Ministero prende atto del problema relativo alla specializzazione degli insegnanti di sostegno evidenziando che manca una programmazione seria legata al fabbisogno regionale e, anziché intervenire su questo, propone di affidare a Indire il percorso di specializzazione riducendo la formazione a 30 CFU e andando, di fatto, a svalorizzare l’esperienza formativa del TFA sostegno con una soluzione transitoria che non risolverà il problema in maniera sistemica.

Giudizio altrettanto negativo sull’articolo 8 che prevede la possibilità di conferma del docente di sostegno precario per più anni scolastici, bypassando il sistema delle graduatorie. Una misura che, in nome della continuità didattica, ripropone la chiamata diretta e con questa un sistema clientelare soggetto al consenso e perpetuando la precarietà del sistema.

Anche per quanto riguarda l’articolo 11 con le misure previste per l’integrazione degli alunni stranieri, la FLC CGIL denuncia un evidente approccio alla separatezza e non all’integrazione che si fa nelle classi in un processo di apprendimento che è condiviso e collettivo e in un progetto interculturale complessivo di cui l’apprendimento della lingua è solo una parte.

In materia di mobilità dei dirigenti scolastici (art.12), il provvedimento è insoddisfacente, non in grado di risolvere l’annoso problema dei DS fuori regione, aggravato anzi dalla previsione che già a partire dal 1° settembre 2024 dalla procedura riservata nazionale saranno assunti altri dirigenti scolastici prevalentemente nelle regioni del nord dove ci sono più posti vacanti. L’effetto sarà dunque quello di aumentare il numero dei fuori sede, anziché diminuirlo.

Poco trasparenti risultano le modifiche apportate alle procedure di valutazione dei dirigenti, trasformate in un atto unilaterale del direttore generale sulla base di indicazioni  del decreto attuativo  del ministro  non ancora emanato

La FLC CGIL denuncia inoltre la disparità di trattamento introdotte all’art.14 per il personale in servizio nelle scuola italiane all’estero e chiede tutele per chi è inserito o intende inserirsi nelle graduatorie.

La proroga, al 31 dicembre 2024, degli assegni di ricerca per il sistema universitario e per gli enti di ricerca prevista all’art.15 conferma la mancanza di tutele e diritti per le ricercatrici e per i ricercatori. condannati a un precariato a vita.

La FLC CGIL ha ribadito che si tratta di provvedimenti demagogici e dannosi, che non rispondono all’esigenza dei sistemi di istruzione e ricerca e al loro bisogno di risorse e qualificazione professionale di tutti gli operatori del settore.