Esami di Stato 2020: la Ministra dia presto indicazioni a studenti ed insegnanti
La FLC CGIL chiede che vengano individuate le scadenze, rimodulate le prove, eliminate INVALSI e PCTO e avanza una proposta.
Durante il suo intervento in Senato del 26 marzo 2020, la Ministra Azzolina ha espresso la volontà di mantenere l’appuntamento degli studenti con l’esame di Stato ed è intenzionata ad adottare commissioni tutte composte solo da commissari interni con il presidente esterno. A ridosso di un evidente rinvio della riapertura delle scuole, non si hanno ulteriori elementi.
Emergenza Coronavirus: notizie e provvedimenti
Dopo le forti pressioni delle organizzazioni sindacali, il 1° aprile 2020 si terrà la prima convocazione del Ministero dell’Istruzione in tempo di pandemia. I temi all’ordine del giorno dovrebbero essere diversi, mobilità, concorsi e soprattutto organizzazione dell’anno scolastico.
I docenti e i loro studenti delle classi terminali sono in attesa di capire come di svolgerà il promesso esame di Stato, considerato che tra video conferenze e chat informali, seppure tutti stanno provando a rimanere in contatto con lo studio, si sa per certo che questo contatto è diverso da scuola a scuola e che, soprattutto, in molti casi, in molti contesti difficili, questo contatto è flebile o, addirittura interrotto.
In questo contesto, è possibile impostare le prove d’esame secondo quanto prevedono le attuali normative? Magari con contenuti uguali per tutti, basati su programmi non svolti da tutti? È possibile che su questo tema la Ministra voglia continuare a fare da sola senza aprire alcun confronto? Vedremo già dalle prossime ore cosa intende fare il Ministero dell’Istruzione.
Intanto, come FLC CGIL proviamo ad avanzare una proposta che possa prevedere solo una prova orale sia per il I grado che per il II grado della scuola secondaria. Lo svolgimento potrebbe essere programmato, come ogni anno, a metà giugno per il I grado e durante la prima metà di luglio per il II grado.
In particolare per gli esami di Stato conclusivi del II grado si propone che:
- ai fini dell’ammissione dei candidati interni all’esame di Stato dell’anno scolastico 2019/2020, non venga considerato il requisito della frequenza scolastica né la partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alle prove a carattere nazionale predisposte dall’INVALSI e quello dello svolgimento delle attività programmate nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento
- per l’attribuzione del credito si proceda secondo quanto già previsto dalla nota ministeriale 2197 del 25 novembre 2019, con la differenza che la valutazione prevista per il quinto anno sia rimodulata in relazione al periodo di attività didattica già svolta,
- i crediti relativi alle prove precedentemente previste (due scritte ed una orale), siano rimodulati.
La FLC CGIL ritiene indispensabile e urgente il confronto perché si giunga al più presto all’elaborazione di uno scenario complessivo, che in tempi di grande incertezza possa contribuire ad offrire ai nostri ragazzi e agli insegnanti che li seguono a distanza un orizzonte di studio e di lavoro.