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Cominciare bene. Il punto sul sistema integrato zero sei

Un'iniziativa promossa dal Coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia e della sua scuola.

27/03/2019
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Si è svolta stamane, 27 marzo, presso la Sala delle Conferenze stampa della Camera, un’iniziativa promossa dal Coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia e della sua scuola, di cui la FLC CGIL fa parte assieme ad altri sindacati e ad associazioni impegnate sui temi dell’educazione e della scuola. Titolo dell’iniziativa: "Cominciare bene. Il punto sul sistema integrato zero sei".

Un modo per riaccendere i riflettori su un segmento educativo, quello che va da 0 a sei anni appunto, che va inteso come "primo mattone" dell’educazione di ogni bambina ed ogni bambino.

Un segmento che il decreto legislativo 65 del 2017, che attualmente rappresenta il quadro normativo di riferimento per questo settore, aveva previsto come “sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni” prevedendo dunque una continuità delle azioni educative rivolte alla fascia di età zero/sei, una continuità che rischia però di restare dichiarazione di intenti piuttosto che reale integrazione. Mancata implementazione dei servizi, assenza di percorsi formativi strutturati per gli operatori e gli insegnati, scarsità di mense e trasporti collegati al segmento educativo in questione, sono solo alcune delle criticità che caratterizzano lo 0-6.

Per questo motivo il Coordinamento ha chiamato a raccolta esperienze interessanti ed esemplificative per concentrarsi sulle azioni educative da valorizzare nel Paese che, ricordiamo, sconta un’organizzazione e una qualità del servizio profondamente diseguale su tutto il territorio, con picchi regionali dove l’offerta educativa pubblica per la fascia d’età in questione, si attesta su percentuali bassissime.

Preso atto di questa disuguaglianza, il Coordinamento si è espresso anche nel documento fornito ai partecipanti, in maniera molto critica nei confronti delle ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione. Regionalizzare l’istruzione significherebbe ampliare ancora di più differenze che, invece, vanno colmate, per questo è stata ribadita la netta contrarietà ad ogni forma di regionalizzazione di questo segmento educativo. Un appuntamento partecipatissimo quello di oggi, segno di una grossa attenzione alla fascia 0-6, attenzione che il Coordinamento continuerà a nutrire e incentivare con altre iniziative.