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Il faticoso avvio del Rapporto di Autovalutazione per la scuola dell'infanzia

La scadenza di fine dicembre 2019 indicata da Invalsi rischia di trasformare il progetto in sterile adempimento burocratico.

12/12/2019
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La sperimentazione del Rapporto di Autovalutazione per la scuola dell’Infanzia, entrata recentemente nel vivo, continua sollevare perplessità tra le docenti interessate per le tempistiche e le modalità con cui Invalsi gestisce il progetto e i rapporti con le scuole.

La FLC CGIL già nel mese di agosto, nel pieno delle vacanze estive, venuta a conoscenza della richiesta da parte di Invalsi di compilazione di documentazione aggiuntiva, aveva sostenuto la necessità che venissero concessi alle scuole tempi e spazi adeguati per assumere collegialmente le decisioni e avviare le procedure indispensabili per la realizzazione del progetto.

A distanza di pochi mesi, rileviamo nuovamente l’intempestività di Invalsi nell’indicare scadenze che non tengono conto dei tempi della didattica e dei bisogni pedagogici e organizzativi delle scuole.

Solo alla fine di novembre 2019, infatti, è stata comunicata l’apertura della piattaforma con l’invito a procedere con l’autovalutazione, “compilando” la documentazione in tempi strettissimi, entro la fine di dicembre.

Condividiamo la preoccupazione, espressa dalle docenti interessate, che la fretta di chiudere l’elaborazione del RAV in poco più di venti giorni possa trasformare il processo in un mero adempimento burocratico, compromettendo le potenzialità di uno strumento che, nelle aspettative di chi è impegnata nella validazione, dovrebbe costituire il contributo della scuola dell’infanzia alla diffusione di prassi valutative fondate su osservazione, documentazione, riflessione,  passaggi ineludibili per una valutazione autenticamente formativa. 

La FLC CGIL chiede quindi che Invalsi dia alle scuole indicazioni per il rinvio del termine di elaborazione del RAV a fine gennaio 2020.

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