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Insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera (CLIL). Attivazione dei corsi di formazione

Informazione del Miur sulle domande pervenute e sui corsi attivabili

20/04/2011
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Si è tenuto il 13 aprile un incontro al Miur sull'attivazioni dei corsi destinata alla formazione dei docenti per l'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera (CLIL).

Si tratta dell'insegnamento in lingua straniera di una disciplina diversa dalla lingua italiana o straniera nelle classi V dei licei e degli istituti tecnici (inglese) e  a partire dalla III classe nel liceo linguistico.

L'attivazione delle procedure era stata effettuata con la nota 10872/10 che prevedeva al presentazione delle domande entro il 21 dicembre 2010, poi prorogato su nostra richiesta al 20 gennaio 2011.

Sono stati forniti i dati relativi alle domande pervenute e alle competenze certificate o autocertificate degli aspiranti. La consistenza complessiva è 8.800 docenti a tempo indeterminato e circa 4.000 a tempo determinato.

Sulla base delle risorse disponibili (anche attraverso i PON e il contributo delle Regioni), i corsi attivabili dovrebbero essere:

  • circa 30 classi di metodologia per i docenti già in possesso del livello almeno C1 con una quota del 20% destinata al personale a tempo determinato
  • circa 50 classi di formazione linguistica (B2->C1, B1->B2) per le varie lingue con una quota del 10% destinata al personale a tempo determinato.

I corsi dovrebbero partire a settembre in collaborazione con l'Università. Nella selezione dei candidati da avviare alla formazione, che saranno solo il 10% degli aspiranti, l'Amministrazione ha individuato il criterio di dare la priorità ai docenti dei Licei Linguistici, a quelli in esubero ed ai più giovani di età.

Per il personale che ha autocertificato la competenza linguistica saranno effettuate le previste verifiche.

La nostra posizione

Come FLC CGIL abbiamo segnalato l'importanza di un numero così elevato di domande che ancora una volta ha smentito i luoghi comuni sui docenti fannulloni e ignoranti tanto cari al Ministro e al Presidente del Consiglio.

Abbiamo anche ribadito che il quadro normativo di riferimento è ancora indefinito non essendo stato adottato il previsto Decreto ministeriale per gli istituti tecnici e non essendo ancora definite le procedure attuative dei percorsi di formazione iniziale dei docenti sulle quali abbiamo ricordato la nostra richiesta di incontro.

 

Abbiamo inoltre segnalato che vanno definite in modo chiaro le ricadute di tale formazione e le agevolazioni per il personale che partecipa ai corsi (quote aggiuntive di permessi per il diritto allo studio, flessibilità di orario, spese di viaggio, ecc.).