Parere del CSPI sul concorso ordinario per la scuola dell’Infanzia e Primaria
Dopo il parere sul concorso straordinario per il reclutamento del personale docente per la scuola dell’infanzia e primaria, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione si è espresso anche sul concorso ordinario.
Il CSPI nella riunione del 16 gennaio 2019 ha esaminato le bozze dei decreti e dell’ordinanza relativi al concorso ordinario per il reclutamento del personale docente della Scuola dell’Infanzia e Primaria che il MIUR si appresta a varare.
In premessa al proprio parere il CSPI ha evidenziato che l'impianto concorsuale, così come proposto, prevede una separazione troppo marcata tra la procedura finalizzata all'accesso ai posti comuni e quella per i posti sul sostegno. Ciò potrebbe determinare una netta separazione tra i due profili con la possibile conseguenza, tra le altre, di condizionare la mobilità dei docenti tra i posti di sostegno e comune.
In ogni caso il CSPI suggerisce che le tematiche disciplinari proprie dell’insegnamento nella scuola primaria e dell’infanzia siano oggetto di maggior attenzione nella prova relativa ai posti sul sostegno, così come i temi dell’inclusione scolastica debbano avere altrettanta attenzione nelle prove per i posti comuni.
Il parere del CSPI, nell’affrontare gli aspetti riguardanti la procedura concorsuale, ha proposto una serie di integrazioni e modifiche migliorative in ordine ai contenuti delle prove e alla valutazione dei titoli.
Con riferimento ai requisiti dei componenti delle commissioni giudicatrici, il CSPI ha espresso la necessità di una revisione dei compensi riconosciuti ai membri delle commissioni che risultano ormai anacronistici rispetto alle responsabilità e alle competenze a loro richieste. Infine ha evidenziato le proprie forti perplessità rispetto all'utilizzo del personale ATA, i cui carichi di lavoro risultano fortemente accresciuti anche per effetto delle recenti modifiche normative; pertanto è stata ravvisata l’esigenza che la funzione di segretario delle Commissioni giudicatrici sia svolta con esonero dal servizio.