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Periodo di prova e formazione per i docenti neo immessi in ruolo. Il parere del CSPI

Il Consiglio considera opportuna l’organica riforma del complessivo sistema di formazione dei docenti e sollecita una riflessione sui tempi di applicazione delle modifiche proposte dal Ministero.

04/08/2022
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Nella seduta plenaria svoltasi il 4 agosto in modalità telematica, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha formulato il proprio parere sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione recante «Disposizioni concernenti il percorso di formazione e di prova del personale docente ed educativo, ai sensi dell’articolo 1, comma 118, della legge 13 luglio 2015, n. 107 e dell’articolo 13, comma 1 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, nonché la disciplina delle modalità di svolgimento del test finale e definizione dei criteri per la valutazione del personale in periodo di prova, ai sensi dell’articolo 44, comma 1, lett. g), del decreto legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito con modificazioni dalla L. 29 giugno 2022, n. 79.»

Il provvedimento, che discende dal decreto legge n. 36/2022, poi convertito dalla Legge n. 79/2022, prevede specifiche misure relative al percorso di formazione e di prova dei neo assunti, nonché le modalità di svolgimento del test finale e la definizione dei criteri per la valutazione del personale in periodo di prova.

Lo schema di ordinanza prevede che, ai fini dell’accertamento finale del periodo di prova, il percorso di formazione e la stessa prova conclusiva prestino particolare attenzione alla “traduzione in competenze didattiche pratiche delle conoscenze teoriche, disciplinari e metodologiche del docente”. Ciò determina, soprattutto nel colloquio finale, la consapevolezza dei processi didattici attivati durante l’anno scolastico, oggetto di una osservazione sistematica da parte del dirigente scolastico, del tutor e dello stesso docente neo immesso in ruolo mediante la guida di una griglia elaborata dal Ministero (Allegato A), escludendo la predisposizione di questionari rigidi e poco funzionali alla complessità dell’operazione richiesta.

Il parere richiama in premessa la centralità e l’importanza della formazione del personale docente, sottolineando la necessità di non trascurarne l’aspetto pedagogico “anche alla luce dei bisogni e delle emergenze socio-educative manifestatesi nella pandemia”.

Il CSPI pur apprezzando il tentativo del legislatore di dare una maggiore organicità alla formazione mediante la riforma complessiva avviata con il decreto legge n. 36/2022, poi convertito dalla Legge n. 79/2022, sollecita il Ministero a “una riflessione rispetto all’orizzonte temporale di applicazione”.

Infine, oltre a sollecitare un maggiore investimento nell’ampliamento dell’organico dei dirigenti tecnici coinvolti nel nuovo processo relativo all’anno di prova, al fine di evitare ambiguità, il CSPI chiede di eliminare il riferimento al personale educativo, soprattutto in considerazione del fatto che l’art. 13 c. 1 del Decreto Legislativo n. 59/2017 e lo stesso schema di decreto si riferiscono al solo personale docente.

Il parere favorevole è stato espresso all’unanimità.