Incontro al Ministero dell’istruzione per l’informativa sul concorso per i docenti di scienze motorie e sportive nella scuola primaria
Bisogna prima definire i contenuti dell’insegnamento e poi il bando di concorso. Sbagliato escludere diplomati ISEF.
La normativa che ha istituito questo nuovo insegnamento
La Legge di bilancio 2022 ha introdotto con l’art. 1 commi 329-338 il nuovo insegnamento di educazione motoria nella scuola primaria affidata a un docente specifico.
Il nuovo insegnamento viene introdotto nelle classi quinte, a partire dall’a.s. 2022/23, e quarte, a partire dall’a.s. 2023/24.
Pertanto viene istituita la nuova classe di concorso di “Scienze motorie e sportive nella scuola primaria”.
Il docente di educazione motoria nella scuola primaria è equiparato sul piano contrattuale ai docenti del medesimo grado di istruzione e non può essere impegnato negli altri insegnamenti della primaria.
Si prevede un impegno orario pari a due ore settimanali, che saranno aggiuntive per le classi che non hanno il tempo pieno, e integrate nei quadri orari vigenti per le classi a pieno, dove l’insegnamento dovrà avvenire in compresenza.
I posti di educazione motoria nella scuola primaria dovranno essere coperti con concorso per titoli ed esami abilitante, da bandire negli anni 2022 e 2023.
L’innovazione avviene a invarianza di dotazione organica complessiva, cosa che implica che i posti dovranno essere individuati a partire dai pensionamenti di insegnanti di posto comune.
L’informativa del Ministero
Il Ministero dell’Istruzione ha illustrato la bozza di regolamento del concorso per l’insegnamento delle scienze motorie e sportive nella scuola primaria. Punti salienti della bozza:
Requisiti di accesso
- laurea magistrale conseguita nella classe LM-67 «Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate» o LM-68 «Scienze e tecniche dello sport» o LM-47 «Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie» oppure di titoli di studio equiparati ai sensi del DM 9 luglio 2009.
- possesso dei 24 CFU/CFA nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
Prova scritta
Si prevede una prova composta da 50 quesiti, così ripartiti:
- 40 quesiti per l’accertamento delle competenze e delle conoscenze del candidato
- 5 quesiti sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2
- 5 quesiti sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.
Prova orale
Ha una durata massima di 30 minuti e consiste nella progettazione di una attività didattica, comprensiva dell’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute e di esempi di utilizzo pratico delle tecnologie digitali. La prova valuta anche la capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2.
Le nostre osservazioni
Abbiamo ribadito che riteniamo il provvedimento di legge che istituisce le cattedre di insegnamento di Scienze motorie e sportive nella scuola primaria sbagliato dal punto di vista pedagogico e metodologico - didattico, perché l’introduzione di un insegnamento specialistico apre le porte a un disciplinarismo incompatibile con l’approccio ai saperi di tipo globale che caratterizza la scuola primaria. Il profilo del docente di scuola primaria prevede uno specifico percorso di studi, centrato su conoscenze approfondite delle discipline di insegnamento, compresa l’educazione motoria, associate a competenze metodologiche e psico-pedagogiche relative alle fasi di sviluppo dei bambini e delle bambine da 6 a 11 anni; si tratta di una formazione universitaria non equiparabile ad altre lauree specialistiche (neppure se integrate da 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche).
Abbiamo rilevato che l’individuazione del contingente da destinare all’insegnamento specialistico dell’educazione motoria “a invarianza di dotazione organica complessiva a legislazione vigente” comporterà necessariamente la rimodulazione del contingente organico, con tagli di personale impegnato in altri insegnamenti. Ancora una volta prevale la logica delle riforme a costo zero.
Abbiamo chiesto che l’integrazione delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione con la definizione dei contenuti di questo nuovo insegnamento, preceda il regolamento di concorso e la stesura dei programmi concorsuali.
Abbiamo rilevato come la stesura del testo del regolamento concorsuale escluda a oggi i diplomati ISEF, e quindi abbiamo chiesto la correzione di questo passaggio.
Non avendo avuto riscontro alla richiesta di procedere preliminarmente alla integrazione delle Indicazioni Nazionali e all’inserimento del diploma ISEF tra i titoli di accesso alla procedura abbiamo chiesto l’attivazione del confronto.