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CLIL nei Licei linguistici: norme transitorie

Il MIUR corre ai ripari rispetto alla frettolosa introduzione del CLIL senza aver completato la formazione dei docenti.

24/01/2013
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Come è noto, nei Licei linguistici, l'introduzione della metodologia CLIL (Insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera) è prevista già dal terzo anno e quindi da questo anno scolastico.

La formazione dei docenti è tutt'ora in corso e il numero di docenti già in possesso dei requisiti necessari è molto limitato. In più ci risulta che in molte Regioni non siano state attivate le procedure di selezione del personale secondo le indicazioni del MIUR e che alcune Università abbiano attivato i corsi con iscrizioni libere e pubblicizzate solo attraverso il sito web.

Per far fronte a questa situazione determinata da una norma particolarmente rigida, dai ritardi nell'attivazione dei corsi eda un rimpallo di responsabilità tar i vari dipartimenti, il MIUR ha fornito indicazioni alle Scuole per garantire, almeno in parte, questo insegnamento.

La nota 240/13, riepiloga la situazione della formazione e indica gli strumenti e le modalità da utilizzare per affrontare questo primo anno di applicazione.

E' da sottolineare come lo stesso MIUR, suggerisca "di norma l’attivazione in classe terza del 50% del monte ore della disciplina veicolata in lingua straniera, in considerazione anche della necessità di dotare gli studenti della padronanza del linguaggio tecnico-specialistico della disciplina nella lingua italiana", ammettendo che quanto prescritto nel regolamento (dal primo anno del secondo biennio è impartito l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica) risulta inapplicabile nella sua perentorietà.

Sarà quindi necessario, in occasione della verifica triennale dei regolamenti, che si intervenga su queste prescrizioni e le si rendano più consone ad una corretta e graduale introduzione della metodologia CLIL.

Restano ancora aperte tutte le questioni legate alla formazione degli organici, alla continuità didattica e alle garanzie per gli studenti in vista degli esami di stato, sulle quali abbiamo sollecitato l'Amministrazione a predisporre una proposta complessiva.